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Roma fu capitale di un piccolo stato
nel centro Italia per più di 1000 anni. Se a Londra un monarca non può
che essere stato o Tudor o Stuart o Windsor, a Roma le dinastie
cambiavano in media ogni sette anni, ogni volta cioè che veniva eletto un nuova papa... Pertanto guardando gli stemmi papali è
possibile capire quando fu costruito tal palazzo o tal chiesa.
Simboli papali
La fontana
vicino a San Pietro (foto a sinistra) mostra i due simboli principali del Papa:
il "Triregnum",
ossia la corona papale, e le chiavi di San Pietro (una d'argento e l'altra
d'oro). Il Triregno comparve nel XIV secolo. Una doppia corona è
chiaramente visibile nel Monumento a Papa Bonifacio VIII (1294-1303) di Arnolfo di Cambio
oggi nelle Grotte Vaticane. Una terza corona du aggiunta nel periodo in
cui i papi vissero ad Avignone.
 
Monumenti a Bonifacio VIII
(1294-1303) e a Niccolò V (1447-1455) nelle Grotte Vaticane
Catalogo completo degli stemmi dei
Papi dal 1417 (Martino
V) al 2005 (Giovanni Paolo II) e alcuni stemmi del XIII e
XIV secolo.
I link della colonna di mezzo portano a un file .jpg (che si apre in un'altra finestra). I link della terza
colonna a file .htm. Laddove non specificato diversamente il riferimento
è a Roma. L'icona dell'ultima colonna conduce a una piccola
.jpg con lo stemma del papa (si apre in un'altra finestra).
L'USCITA DAL MEDIO EVO (1198 - 1471)
Con la definizione dele nuove regole per l'elezione del papa nei secoli XI e XII,
che nel 1179 assegnarono definitivamente questa responsabilità ai cardinali,
il ruolo e l'autorità dei papi crebbero enormemente. Il XIII secolo vide un
miglioramento dell'economia e molte iniziative per ingrandire e abbellire Roma.
Agli inizi del XIV secolo il contrasto tra Papa Bonifacio VIII
e la famiglia Colonna, sostenuta da Filippo il Bello, Re di Francia,
sfociò in una grave crisi con l'elezione di un papa francese (Clemente V)
che trasferì la residenza ad Avignone.
Per più di 70 anni i Papi stettero ad Avignone e poche tracce di loro si trovano in
Italia.
Urbano V Guillaume de Grimoard 1362-1370 |
Porta S. Francesco in Assisi
conserva lo stemma di Urbano V (Tra quelli di Assisi e
Perugia), che per un breve periodo ritornò in Italia.
Vedi anche la fortezza che il Cardinal Albornoz costruì per lui a Narni |
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Gregorio XI riportò il papato a Roma
Quando il Cardinal Roncalli divenne papa nel 1958 decise di chiamarsi Giovanni.
Ma ci fu il dubbio sul numero. Finì per essere Giovanni XXIII.
Giovanni XXIII (eletto Pisa) Baldassare
Cossa 1410-1415 |
A Bologna, città sotto il dominio papale fin dal XIV secolo,
c'è questo Stemma
nel Palazzo Comunale di un altro Giovanni XXIII
oggi considerato Antipapa e non conteggiato nella lista ufficiale dei Papi
(questo stemma fu dipinto in una data di parecchio posteriore) |
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Solo nel 1420 Martino V pose fine ad un ininterrotto periodo di lotte tra i sostenitori
di papi e antipapi eletti a Roma, Pisa e Avignone.
Il XV secolo vide finalmente l'economia in crescita e i papi di questo periodo
posero le basi per la Renovatio Urbis che mirò ad abbellire Roma di monumenti
e opere d'arte che reggessero il confronto con quelli dell'Antica Roma.
Gli stemmi dei Papi non stanno solo nelle chiese ma anche sulle opere di
pubblica utilità come su questo pozzo a Tarquinia.
Cinque piccole lune compaiono sullo stemma. Anche lo sfondo
delle tabelle sopra riporta lo stemma di Pio II. Ma vedi Pienza,
la città del Papa che prese nome da lui. Vedi anche la Fortezza Pia in Tivoli
per un altro stemma di questo Papa.
RINASCIMENTO (1471 - 1555)
L'acme del Rinascimento Italiano a Roma durò sessant'anni, tra l'elezione di Sito IV il Sacco
di Roma nel 1527.
CONTRORIFORMA (1555 - 1605)
La seconda metà del XVI secolo vide gli sforzi dei papi di limitare l'impatto della Riforma.
A Trento si tenne un Concilio per discutere tutte le questioni relative alle controversie religiose
generate dalla Riforma. Esso condusse ad una più chiara definizione del ruolo della chiesa
e del legame tra arte e fede. E' il periodo del Manierismo.
BAROCCO (1605 - 1676)
I papi del XVII secolo si dedicarono all'abbellimento di Roma come mai prima era accaduto.
La maggior parte degli sforzi furono concentrati sul completamento di S. Pietro, cosa che
avvenne nel 1667. Altri sforzi furono spesi in Piazza Navona dove Papa Innocenzo
X costruì un grande palazzo, una chiesa ed una fontana nuove. Opere d'arte
assai lodate dal punto di vista religioso, come pure dettate da intenti morali;
questi giustificarono anche i nudi e i soggetti mitologici: l'Apollo e Daphne
del Bernini, soggetto completamente profano, divenne l'ornamento giusto per il
palazzo del Cardinal Borghese semplicemente con l'aggiunta di un'iscrizione che
spiega che la ricerca dei piaceri mondani non conduce a nulla Dal punto di
vista politico la prima metà del secolo fu caratterizzata dalla Guerra dei
Trent'Anni che terminò nel 1648 con le Paci di Westfalia. L'esito finale fu
frustrante per il papato dato che confermò lo status quo religioso, con
una gran parte dell'Europa fuori dell'autorità Cattolica Romana. L'arte del
periodo è il Barocco, termine che significa inusuale, bizzarro, irregolare e fu
usato per la prima volta alla fine del 1700 dai critici neoclassici per definire
gli sviluppi dell'arte che seguì al Rinascimento.
Per saperne di più vedi
La Roma del Seicento e le pagine
su Monumenti, opere
d'arte e artisti del Barocco.
LA DECADENZA (1676 - 1878)
Nei secoli XVIII e XIX l'importanza dello Stato Pontificio andò scemando
e per alcuni anni (1809-1814) fu addirittura abolito e Roma divenne
parte dell'Impero Francese. Nel 1848 la rivoluzione liberale costrinse il papa ad
allontanarsi da Roma, questi vi ritornò nel 1849 ma solo con l'aiuto delle truppe
Francesi (a Roma) e Austriache (in Bologna).
Nel 1860 lo Stato Pontificio perse le Marche e l'Umbria e nel 1870
anche Roma fu occupata dalle truppe Italiane.
La maggior parte dei papi (9 su 16) furono eletti tra cardinali nati nello Stato
Pontificio.
Nella prima metà del XVIII secolo vi furono alcune belle aggiunte ai monumenti di Roma.
Nel XIX secolo l'unico cambiamento degno di nota fu il nuovo progetto di Piazza del Popolo.
Innocenzo XI Benedetto
Odescalchi 1676-1689 |
Nella Chiesa del Gesù il papa lasciò uno dei suoi pochi ma elaborati
stemmi .
Puoi vedere altri stemmi in S. Pietro, insieme con la tavola di
Filippo Juvarra, e nel suo palazzo di famiglia. Gli stemmi degli Odescalchi
e dei Chigi sono celebrati nell'ultima tomba barocca di Roma,
dedicata a Maria Flaminia Chigi Odescalchi in S. Maria del Popolo. |
Chiesa del Gesù |
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Alessandro VIII Pietro Ottoboni 1689-1691 |
Stemma
in Palazzo Albani in Urbino |
Palazzo Albani
in Urbino |
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Innocenzo XII Antonio Pignatelli 1691-1700 |
Stemma in Via
Appia Pignatelli |
Via Appia
Pignatelli |
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Clemente
XI
Giovan Francesco Albani 1700-1721 |
Nel tentativo di far rivivere il periodo Barocco il papa fece costruire
diverse fontane ispirate a quelle del Bernini.
Stemma sulla fontana di fronte a S. Maria in Cosmedin.
Vedi anche l'imponente stemma dentro ai Musei Vaticani insieme con la tavola di
Filippo
Juvarra. |
S. Maria in Cosmedin.
Ovviamente S.
Clemente conserva uno stemma di questo papa, che costruì anche il Porto di Ripetta.
Per una chiesa insolita in suo onore con un suo bello stemma visita Ascoli.
Ma soprattutto visita la sua città natale, Urbino,
cui prestò grande interesse. |
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Innocenzo XIII Michelangelo Conti 1721-1724 |
Simboli araldici in Piazza di Spagna |
Piazza di Spagna |
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Benedetto XIII Vincenzo Maria
Orsini 1724-1730 |
Stemma nel Museo Piersanti in Matelica |
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Clemente
XII Lorenzo Corsini 1730-1740 |
Stemma sulla Fontana di Trevi (Qui
più da vicino). Vedi anche gli stemmi in Piazza del Quirinale ed
in S.
Giovanni in Laterano. |
Fontana di Trevi |
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Benedetto XIV Prospero Lambertini 1740-1758 |
Stemma sul Palazzo Apostolico in Loreto |
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Clemente XIII Carlo Rezzonico 1758-1769 |
Stemma dentro il Palazzo Apostolico.
Questa delicata pittura riflette pura la mancanza di soldi che non permetteva
ricordi di marmo. |
Casino Pontificio
del Belvedere |
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Clemente XIV Giovan Vincenzo Ganganelli 1769-1774 |
Stemma sulla Fontana del Vino in Genzano |
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Pio VI
Giovan Angelo Braschi 1775-1799 |
Nel tentativo di competere con i predecessori mise il suo stemma in S. Pietro sopra uno degli ingressi.
Un suo stemma è anche in S. Spirito in Sassia.
I suoi simboli araldici compaiono spesso nella
decorazione dei Musei Vaticani (vedi lo sfondo di queta tabella). |
S. Pietro.
Pio VI pose i suoi simboli araldici anche in cima all'Obelisco di fronte a Montecitorio. |
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| Molti stemmi papali furono presi di mira e distrutti durante la Rivoluzione Francese.
Molti di essi però, per un motivo o per l'altro, vennero risparmiati. |
Pio VII Barnaba Gregorio Chiaramonti 1800-1823 |
Il basamento dell'obelisco nella terrazza del Pincio contiene uno
stemma che è un capolavoro neoclassico, mentre (sotto) la stessa influenza
neoclassica si vede
nell'assemblaggio di simboli del papa e della Chiesa che si trova nella vicina Piazza
del Popolo |
Monte
Pincio.
Pio VII promosse il restauro di molti edifici antichi, come l'Arco di Tito, e gli scavi lungo la Via Appia Antica. |
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Leone XII Annibale Sermattei della
Genga 1823-1829 |
Stemma in Palazzo Lateranense |
Palazzo
Lateranense |
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Pio VIII Francesco Saverio
Castiglioni 1829-1830 |
Stemma in S. Pietro |
S. Pietro
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Gregorio XVI Bartolomeo Cappellari 1831-1846 |
Stemma in S. Rocco |
S.
Rocco |
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Pio IX Giovan Maria Mastai-Ferretti 1846-1878 |
Questo
stemma a Porta S. Pancrazio
celebra la riconquista di Roma (con l'aiuto dei Francesi) nel 1849
dopo la breve Repubblica di Mazzini e Garibaldi.
Vedi uno stemma nella cappella di Torquato Tasso in S.
Onofrio. |
Né la vittoria a Porta S.
Pancrazio né quella di Mentana
nel 1867 (che Pio IX celebrò con un grande monumento vicino a S. Lorenzo al
Verano) fermarono il processo dell'unificazione italiana. Nel 1870 il Papa
perse Roma per sempre. |
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STEMMI DOPO PIO IX (1878 -2005)
Molti stemmi papali furono presi di mira e distrutti durante la Rivoluzione Francese.
Quella che segue è una pagina che si occupa di quelli che, per un motivo o per l'altro,
vennero risparmiati.
Altri stemmi sono visibili
nel Granducato di Toscana;
nel Castello di Spoleto;
in Ascoli;
a Urbino;
lungo la Calle del Nuncio a Madrid.
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