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Ospizio dei Frati Eremiti
(Libro VII) (Pianta A3) (II giorno)
In questa pagina:
Il soggetto della tavola è la tribuna di S. Maria
Maggiore. E' una delle tre tavola dedicate da Vasi a questa
Basilica.
La vista è presa dalla strada che collega S. Maria Maggiore
a Trinità dei Monti.
La strada parte dall'Esquilino, scende e poi risale al Viminale,
da lì al Quirinale (le Quattro Fontane), giù a Piazza
Barberini
e finalmente raggiunge Trinità dei Monti sul Pincio. La strada fu chiamata
Strada Felice dal nome di Sisto V (Felice Peretti).
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L'area fu ampiamente modificata alla fine del XIX secolo quando fu eretto lungo Strada Felice un grande palazzo (Palazzo del Viminale, sede del Ministero dell'Interno). S. Maria Maggiore è nascosta da una fila di alberi, cosicché la vista ha poca rassomiglianza con la tavola di Vasi.
Alcuni elementi dell'ospizio si possono rintracciare negli edifici attuali ma è difficile localizzare esattamente il vecchio ospizio.
S. Maria della Sanità è una chiesetta che probabilmente per la sua vicinanza a Via Nazionale (la strada-simbolo di Roma capitale d'Italia) ha oggi lo stemma della Famiglia Reale Italiana (i Savoia), sebbene Vittorio Emanuele II e i suoi successori fossero noti per essere dei "liberi pensatori". La costruzione ha una leggera rassomiglianza con la chiesa mostrata nella tavola. Paolo Portoghesi in Roma Barocca dice che si tratta di S. Maria della Sanità, sebbene la locazione sia più probabilmente quella di S. Paolo Primo Eremita.
L'obelisco fu eretto qui da Sisto V (prima si trovava all'ingresso del
Mausoleo di Augusto
insieme con l'obelisco che oggi si trova in Piazza del Quirinale)
ed è sormontato dalle sue montagne con la stella (per vedere tutti gli obelischi di Roma clicca QUI).
La Tribuna fu completata sotto Clemente X da Carlo Rainaldi. Vasi mostra una vista laterale di S. Maria Maggiore in tavola 157.
Nel XVIII secolo una piccola traversa di Strada Felice conduceva alla vecchia
chiesa di S. Vitale, ricostruita nel 1475 da Sisto IV. La facciata molto sobria nasconde
un interno molto interessante che fu interamente dipinto agli inizi del XVII secolo
con scene drammatiche di supplizi di martiri. La porta finemente intagliata
dà al visitatore un'anticipazione di ciò che sta per vedere.
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