Palazzo Pontificio sul Quirinale
(Libro IV)
(Pianta B2)
(III giorno)
In questa pagina:
La tavola di Giuseppe Vasi
Com'è oggi
Il Palazzo
Palazzo della Consulta
Le scuderie
L'obelisco
La Tavola (No. 61)
Il Libro IV si apre con il Palazzo Pontificio sul Monte Cavallo, oggi chiamato Palazzo
del Quirinale. Era dove solitamente vivevano i Papi. Sulla destra il Palazzo della Consulta.
La vista è presa dal punto segnato in verde sulla piantina del 1748, sotto.
Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1)
Appartamenti per la servitù del Papa; 2) Torre della Guardia Svizzera; 3)
Palazzo della Consulta; 4) Scuderia e Corpo di Guardia; 5) Via Pia (aperta da
Pio IV e che conduce a Porta Pia).
Oggi
I maggiori cambiamenti riguardano l'obelisco eretto
tra le statue dei Domatori (durante i pontificati di Pio VI e Pio VII) e al livellamento della piazza
(sotto Pio IX).
Il Palazzo
Incominciato sotto Gregorio XIII, fu completato dal Maderno sotto Paolo V.
A difesa fu costruito un torrione rotondo che incombe sull'ingresso.
Dopo il 1870 divenne il Palazzo Reale dei Re d'Italia e ora è il Palazzo del Presidente
della Repubblica. Lo stemma del papa è stato rimosso (sulla loggia c'è ora un piccolo stemma
di Casa Savoia), ma i simboli araldici di Paolo V sono ancora riconoscibili.
L'aquila e il dragone (dei Borghese) sono ulteriori sentinelle.
Clicca QUI
per saperne di più e fare un giro all'interno del Palazzo
Vedi anche i bei Giardini.

Palazzo della Consulta
Il Palazzo ospita oggi la Corte Costituzionale. Costruito da Ferdinando Fuga
sotto Clemente XII è sovrastato da un grande stemma simile a quello della
Fontana
di Trevi. All'ingresso non c'erano stemmi, così il Re d'Italia, stabilita la residenza nell'adiacente
Palazzo del Quirinale, prese l'occasione per collocarvi il proprio.
Le Scuderie
La piazza è chiusa da un lungo edificio basso: le scuderie, progettate da
Alessandro
Specchi. Clemente XII
e Pio IX (due volte) vi hanno lasciato i loro stemmi. Oggi l'edificio è usato per mostre
ed è stato ridipinto. (clicca qui per vedere il nuovo aspetto).
L'Obelisco
Il monumento al centro della Piazza è composto di 3 elementi: a) una fontana
con un'antica vasca di granito che era di fronte a S. Maria Liberatrice nel Foro e
fu fatta portare qui da Pio
VII; b) le due statue colossali dei domatori Castore e Polluce
dai cui cavalli la piazza originariamente aveva preso il nome
(opere di età imperiale, copie da Lisippo, contrariamente a quanto dicono le iscrizioni
che fanno riferimento a Fidia e Prassitele); erano vicine alla terme di Costantino e furono
fatte portare
qui da Sisto V che le fece sistemare una di fianco all'altra (vedi la tavola); Pio VI
diede loro un orientamento differente quando fece erigere c) l'obelisco che
originariamente stava di fronte al Mausoleo di Augusto.
Brano dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:
Palazzo
Pontificio sul QuirinalePrese un tal nome questo colle
dal tempio di Quirino, di cui fra poco mostreremo il sito; ora si
dice Monte Cavallo dalle maravigliose statue che nella magnifica
piazza si vedono voler frenare due gran cavalli. Furono questi dalla
Grecia portati a Roma da Costantino Magno, e posti nelle sue terme,
che furono qui presso, donde Sisto V. li trasportò per ornamento di
questa piazza. Questi per l'iscrizione, che vi sta da piede si
comprende essere opere di Fidia e Prassitele fatti ad emulazione,
per rappresentare Alessandro Magno domante il suo Bucefalo: ma
comecchè quelli scultori vissero molto tempo prima di Alessandro, si
crede o che non rappresentino Alelssandro, o che siano stati fatti
da altri autori più moderni di quelli, appropriandosene il nome, ed
il credito. Il palazzo pontificio, che quivi si vede, fu
principiato dal gran Pontefice Paolo III. per godere l'amenità del
sito, e la salubrità dell' aria; da Gregorio XIII. proseguito con
magnificenza sotto la direzione di Flaminio Ponzio Lombardo, e poi
da Ottavio Mascherino fu fatta la nobilissima scala a chiocciola
ornata di colonne,come quella del celebre palazzo di Caprarola fatta
da Giacomo da Vignola. Il portico, la galleria, ove è l'orologio, e
l'appartamento nobile furono eretti da Domenico Fontana sotto Sisto
V. e Clemente VIII. ma poi fu compito il tutto colla gran sala, e
cappella da Carlo Maderno sotto Paolo V. Indi Urbano VIII. lo
ridusse in isola, e Alessandro VII. vi aggiunse gli appartamenti per
la famiglia sulla strada pia con disegno del Cav. Bernini, che
finalmente dal Pontefice Clemente XII. furono distesi fino alle
quattro fontane. Contiene questo magnifico palazzo un gran cortile
cinto di portici lungo passi 150., e largo 70. A destra evvi la
scala regia a due branchi, uno, che porta alla sala, ed appartamenti
del Sommo Pontefice, e l'altro, all' altra sala, e cappella
Pontificia, in cui si fanno tutte le funzioni pubbliche dal Papa, e
Cardinali. In fondo evvi la scala a chiocciola e il grande orologio
coll'immagine della ss. Vergine ed il Bambino Gesù in atto di dar la
benedizione, opera di Carlo Maratti, messa in mosaico. Nelle sale, e
gallerie, negli appartamenti, e cappelle segrete, ancora nella sala
regia, prima della gran cappella sonovi delle pitture de' più
eccellenti virtuosi de' nostri secoli, ed in tanta quantità, che
difficile sarebbe il registrarle in questo breve trattato; onde
riuscirà più aggradevole rimetterli alla fedele narrazione del
Custode, ed alla oculare osservazione del mio Lettore.
Palazzo della
ConsultaIl Pontefice Clemente XII. eresse con disegno
del Cav. Fuga sulla gran piazza di Monte Cavallo il palazzo per il
tribunale della Consulta, colle abitazioni del Segretario, e sotto
Segretario, ed altresì del Segretario de' brevi; e nei pianiterreni
fece fare i quartieri della compagnia de' Cavalli leggieri, e
Corazzieri.
Scuderia
PontificiaDa Innocenzo XIII. furono smantellate alcune
grosse mura per piantarvi la grande Scuderia, che poi fu terminata
da Clemente XII. con disegno del Cav. Fuga. E' questa divisa in due
piani, ed è capace di 128. cavalli, e dell' abitazione di tutti gli
ufiziali. Inoltre evvi nel pianterreno il quartiere Reale coperto
con nobili portici, e steccati di
ferro.
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