Collegio Clementino (Libro IX) (Pianta C2) (IV giorno) (Vista C5)

In questa pagina:
 Tavola di Giuseppe Vasi
 Com'è oggi (incluso S. Lucia della Tinta)
 Strada dell'Orso
 Mausoleo di Augusto

La Tavola (No. 167)

Collegio Clementino

Il Collegio fu fondato da Clemente VIII pe rospitare i rifugiati della Slavonia, ma Urbano VIII lo rese una scuola esclusiva per le famiglie più ricche di Roma.
La vista è presa dal punto segnato in verde nella pianta del 1748, sotto.
Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Ingresso principale al Collegio Clementino; 2) Strada dell'Orso; 3) S. Lucia della Tinta; 4) Palazzo Negroni.
La piantina riporta anche 5) Mausoleo di Augusto.

Oggi

Oggi

Il vecchio edificio è stato rimpiazzato da uno nuovo in uno stile assai differente e una fontana (vedi sfondo-pagina) da Piazza del Popolo è stata spostata qui, in piazza Nicosia, di fronte al Collegio Clementino. La fontana riporta le aquile e i dragoni di Paolo V Borghese, e pertanto è chiamata Fontanella Borghese. Le cose rimste uguali dal tempo di Vasi sono la fontanella (foto qui sopra a destra) e alcune delle finestre di Palazzo Negroni.

Finestre di palazzo Negroni e S. Lucia della Tinta

La chiesa menzionata da Vasi (S. Lucia della Tinta) fu risparmiata dalle tante modifiche avvenute nell'area. S. Lucia è detta "della Tinta" perché vivevano molti tintori nelle vicinanze (come si vede dalla piantina, il fiume non è lontano dalla chiesa).

Strada dell' Orso

Strada dell'Orso

Vicino alla chiesa c'è la Strada dell'Orso che prende il nome da un bassorilievo Romano raffigurante un orso (in realtà è un leone). L'area era vicina al Porto di Ripetta ed era nota per le sue locande economiche e per i suoi bordeeli. Uno degli edifici medievali sopravvissuti è oggi un ristorante di lusso che prende il nome della strada.

Mausoleo di Augusto

Mausoleo di Augusto

La Guida Baedeker del 1883 dava la seguente descrizione del Mausoleo di Augusto "Sopra l'enorme struttura contenente le camere mortuarie fu elevato uno strato di terra in forma di terrazze, abbellito da cipressi, dominato da una statua dell'imperatore, e circondato da un parco. Nel Medio Evo fu convertito in fortezza dai Colonna; e dentro il recinto è stato inserito un teatro."
Negli anni '30 il desiderio di glorificare l'Impero Romano spinse il Governo Fascista alla decisione di liberare ciò che era rimasto dell'edificio originario da tutte le addizioni successive, compreso il teatro (vedi l'angolo in alto a destra della pianta). La nuova grande piazza è circondata da edifci moderni ed è chiamata Piazza Augusto Imperatore (in passato era la Piazza degli Otto Cantoni).

Brano dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:


Mausoleo di Augusto
Poco dopo entrando nel vicolo detto de' Pontefici per alcune immagini, che sono poste nel prospetto di un casamento, si trova a destra il palazzino oggi del March. Correa, e nel cortile si vede un misero avanzo, del celebre mausoleo di Augusto, eretto nel sesto suo consolato per sepoltura di se, de' suoi, ed ancora di tutti gl'imperatori suoi successori. Era di figura circolare con 12. porte, conforme ai 12. segni celesti, e tutto ricoperto di bianche pietre lavorate a guisa di rete, ed era diviso a tre piani alto 250. cubiti; nella sua sommità era posta la statua di Augusto fatta di metallo, e sotto eranvi delle stanze con finestrelle da riporvi le ceneri, come oggi si vedono. Da piedi fino alla cima era tutto ricoperto di alberi di perpetua verdura, ed era cinto di tre ordini di mura con una porta e due obelischi, e dietro vi era un boschetto con deliziose strade da spasseggiare, coperte di pioppi. Ora non vi è rimasto altro, che il masso di mezzo, ridotto ad uso di giardino pensile; per lo quale tutta la contrada dicevasi ne' secoli scorsi in Augusta, e furono quivi disotterrati li due obelischi egizi, che ora si vedono, uno eretto presso la tribuna di s. Maria Maggiore, e l'altro a giacere incontro al palazzo Barberini.
Collegio Clementino, e Chiesa di s. Gregorio
Porta un tal nome questo collegio, perchè eretto da Clemente VIII. l'anno l1595. per benefizio de' giovani Schiavoni, come dicemmo, ivi questa contrada abitanti: ma dipoi essendo questi da Urbano VIII. trasportati nella città di Loreto, quivi si ricevono giovani nobili di qualunque nazione, e sono instruiti in tutte le scienze, ed arti cavalleresche da' religiosi Somaschi. Nella strada a sinistra di questo collegio, vi è la piccola chiesa di s. Gregorio fondata l'anno 1527. da una confraternita di Muratori; e nella strada a destra evvi la
Chiesa di s. Lucia della Tinta
Dall'antico tempio di Dite, e Proserpina prese corrottamente il suo nome questa piccola, ed antichissima chiesa, dedicata a s. Lucia matrona romana, la quale quivi insieme con s. Giminiano ricevette il martirio. Fu insigne collegiata, ma mancata questa fu governata dal solo Paroco per molto tempo, e dopo varj riattamenti finalmente fu rimodernata, e decorata di una piccola collegiata di Canonici dal Principe Borghese.
Or per dire qualche cosa dell'accennato tempio di Dite, e Proserpina: secondo che si legge in varj autori antichi, era quivi un altare sotterraneo, come alli Dei infernali costumava farsi dalli Pagani, e fu fatto da' Romani, nella guerra contro gli Albani, ed acciocchè ad ogni altro, fuor che a' Romani, restasse incognito, fu ricoperto di terra, nè si scopriva se non ne' giuochi secolari, nel qual tempo vi si celebrava il trinozio.
La piazza, e la strada si dice dell'Orso, per l’immagine di quell'animale, che ivi sta in un angolo di un casamento, o per l’insegna dell'albergo, in cui fanno particolare residenza i calessieri, e vetturini.

Prossima tavola nel Libro IX: Collegio Nazzareno
Prossima tappa nell'itinerario del IV giorno: Chiesa di S. Niccolò de' Perfetti