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Collegio Nazzareno (Libro IX) (Pianta B2) (III giorno) (Vista C6)
In questa pagina: Tavola di Giuseppe Vasi Com'è oggi
Particolari del Collegio
Nazzareno e Palazzo del Bufalo Motto
dei Del Bufalo Acqua Vergine
S. Maria in
Costantinopoli
e altre chiese
La
Tavola (No. 168)
E' improbabile trovare nelle guide di oggi un riferimento a questo edificio vicino
a S. Andrea
delle Fratte; tuttavia le vecchie guide, influenzate da questa tavola,
spesso citavano questo Collegio fondato nel 1622 per l'educazione dei poveri.
La vista è presa dal punto segnato in verde nella pianta del 1748, sotto.
Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a:
1) Palazzo Del Bufalo; 2) Strada che porta alla Chiesa dell'Angelo Custode; 3) Strada
che porta a S. Andrea delle Fratte.
La piantina riporta anche 4) Collegio Nazzareno; 5) Rovine dell'Acquedotto
dell'Acqua Vergine; 6) Chiesa dell'Angelo Custode; 7) S. Maria di
Costantinopoli; 8) S. Giovanni dei Maroniti; 9) S. Nicola in Arcione.
 
Oggi

Il corpo principale del collegio è lo stesso, ma l'ala sinistra sembra del tutto
differente. Il palazzo è tuttora una scuola (privata) e ha conservato il vecchio nome.
Particolari

L'ingresso a Palazzo del Bufalo fu costruito prendendo a modello quello del
Collegio Nazzareno.
Qualche volta è Necessario...

...per usare il motto del Palazzo Del Bufalo.
Acqua Vergine

Nella strada che porta a Via del Tritone c'è uno stemma di Sisto IV (lo sfondo
di questa pagina) che celebra il restauro dell'acquedotto dell'Acqua Vergine
(gli archi romani sono visibili tra due edifici moderni). L'Acqua Vergine è l'acquedotto
che porta acqua alla Fontana di Trevi.
Antiche Chiese

Via del Tritone, che oggi collega Piazza Colonna con Piazza
Barberini era nel XVIII secolo una stradina. Il suo allargamento alla fine del
XIX secolo insieme con l'apertura del tunnel sotto il Quirinale provocò molti cambiamenti
nell'area vicina al Collegio
Nazzareno. Parte di Palazzo Conti, la chiesa di S. Nicola in Arcione
e la chiesa dell'Angelo Custode furono demolite, mentre la chiesa di S.
Maria di Costantinopoli fu parecchio modificata.
S. Giovanni dei Maroniti è oggi un ristorante,
chiamato giustamente "Sacro e Profano".
Brano dell'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:
Collegio
Nazzareno, e chiesa de' ss. Angioli CustodiDal Card.
Michelangelo Tonti, che lo fondò prese un tal nome questo collegio,
perchè era Arcivescovo di Nazzaret; e altresì perchè alla ss.
Vergine col titolo di Nazzaret è dedicata la cappella di questo.
Stava prima sulla salita di s. Onofrio, ma concorrendovi de'
convittori nobili, ed in gran numero, fu quivi trasportato, ed
eretto nel medesimo palazzo del suo Fondatore, e si estende fino
alla strada de' ss. Angeli Custodi, in onor de' quali fu dedicata la
chiesa che ivi
si vede eretta da una Confraternita di devoti fedeli; il quadro
nell'altare maggiore è di Giacinto Brandi, ed il s. Antonio di
Padova di Luca Giordani. Quindi camminando più oltre verso piazza
Barberini, evvi a sinistra la
Chiesa di
s. Maria di CostantinopoliLa nazione Siciliana con li
soccorsi del Re Cattolico Filippo II., e del Card. Simone Tagliavia
eresse circa l'anno 1515. questa chiesa in onore della ss. Vergine
sotto il titolo di Idria, come dicemmo altrove, titolo molto
celebre, ed antico nella Città di Costantinopoli; ma in oggi per
l'ignoranza di ciò, dal volgo l'è stato mutato in quello di
Costantinopoli. Sonovi delle cappelle ornate di marmi, e di pitture.
Il quadro di s. Francesco Saverio nella prima cappella a destra è
diGio: Qualiata; la s. Rosalia nell'altra è di Gio: Valerio
Bolognese; il s. Corrado in quella incontro, è di Alessandro Vitale;
il s. Leone Papa nell'ultima, .di Pietro del Po, e la s. Agata, e la
s. Lucia nei laterali sono di Francesco Ragusa. Vi è unito l'ospizio
per i pellegrini, e l'oratorio per li fratelli ascritti. Indi
entrando nel vicolo incontro a questa, si trova a sinistra la
Chiesa di
s. Nicola in ArcioneDall'antico foro Archimonio si
crede, che prendesse il nome questa chiesa, corrotto poi in Arcione.
E' antica parrocchiale, e ne hanno cura i Frati Serviti, i quali
l'hanno rinnovata, ed adornata di varie pitture. il s. Antonio di
Padova nel primo altare a sinistra, ed il s. Francesco nel secondo
sono di un allievo di Andrea Sacchi; il s. Niccolò, ed il s: Filippo
Benizi nell'altare maggiore sono di Pietro Sigismondo da Lucca; il
s. Lorenzo nella cappella, che siegue è di Luigi Gentile; quello
nell'altra del Cav. d'Arpino, l'ultimo viene dal Maratti, e le
pitture nella volta erano di Giuseppe Passeri. A sinistra di
questa chiesa, e sulla strada Rosella evvi quella dedicata a s.
Maria della Neve, coll'ospizio de' monaci Fugliensi della
congregazione di Francia; e ritornando a destra, si trova nel
secondo vicolo il collegio, e chiesa di
s. Gio: de' Maroniti.
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Prossima tavola nel Libro IX: Collegio de' Neofiti
Prossima tappa nell'itinerario del III giorno: Fontana di
Trevi
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