Chiesa di S. Paolo alla Regola (Libro VII) (Pianta C3) (VII giorno) (Rione Regola)

In questa pagina:
 Tavola di Giuseppe Vasi
 Com'è oggi
 Palazzo Spada
 S. Maria de' Macellari

La Tavola (No. 131)

S. Paolo alla Regola (Regola è il nome della vicina spiaggia sul fiume) fu costruita nelle attuali forme nel 1728. La facciata è opera di Giacomo Ciolli e Giuseppe Sardi.
È dedicata a S. Paolo perché secondo la tradizione il Santo visse qui.
La vista è presa dal punto segnato in verde nella piantina del 1748, sotto.
Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) S. Paolo alla Regola; 2) Strada dei Vaccinari; 3) Parte del Monastero di S. Maria in Monticelli. La piantina riporta anche 4) Palazzo Spada; 5) S. Maria de' Macellari.

Oggi

Poco è cambiato nella minuscola piazza antistante S. Paolo alla Regola.

Palazzo Spada

Palazzo Spada è sicuramente la tavola mancante nei libri di Vasi: lo menziona nel Libro IV, ne descrive alcune decorazioni, il cortile, il corridoio del Borromini ma non lo ritrae.

Il palazzo fu costruito a spese del Cardinal Girolamo Capo di Ferro da Giulio Mazzoni nel 1540 e rivela chiaramente l'influenza di Michelangelo. Comprato dal Cardinal Spada, fu restaurato dal Borromini che diede prova della sua conoscenza delle leggi della prospettiva costruendo dietro una biblioteca collocata nel cortile un piccolo corridoio (9 metri) che sembra molto più lungo e dà al visitatore al centro del cortile l'impressione di trovarsi in un grande palazzo. La finta facciata dell'edificio opposto a Palazzo Spada è un'altra opera del Borromini. La facciata è centrata sull'ingresso di Palazzo Spada ed anche in questo caso fu disegnata per fornire una prospettiva più ampia all'osservatore al centro del cortile.

S. Maria de' Macellari (o della Querce)

La chiesa prende il nome dai macellari, la gilda cui tuttora appartiene, ma anche dalla vicina quercia (clicca qui per una lista delle chiese appartenenti ad una confraternita). la bella facciata è opera di Filippo Raguzzini. Lo stemma celebra un restauro avvenuto sotto il pontificato di Pio IX.

Brano dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:


Chiesa e Conv. di s. Paolo alla Regola
Dopo l'ospizio de' Pellegrini segue quest'antica, e bella chiesa, la quale dalla contrada, si dice corrottamente alla regola, in vece di arenula. La tennero per molto tempo i frati di s Agostino riformati; ma poi avendola nell' anno 1619. conseguita quelli del Terz'Ordine di s. Francesco della provincia di Sicilia, vi stabilirono un collegio di studj, e vi fabbricorano di nuovo la chiesa col disegno di fra Gio. Batista Borgonzoni; le pitture nella tribuna sono del Pacieri, e la s. Anna di Giacinto Calandracci allievo del Maratti, il quale, dicesi, che vi abbia fatto qualche cosa: le pitture in alto sono del Cav. Monifilio; ed il s :Francesco incontro di n. n.
Palazzo Spada, e chiesa di s. Maria di Loreto de' Macellari
Fu questo palazzo edificato dal Card. Girolamo Capo di Ferro col disegno di Giulio Merisi da Caravaggio, e fu ornato tanto nel prospetto, che nel cortile di statue e bassirilievi di stucco lavorati da Giulio Piacentino. Evvi una magnifica scala, e tre deliziosi giardini, in uno de' quali una bellissima prospettiva con colonne di rilievo, creduta opera del Borromino in concorrenza della scala regia fatta nel palazzo Vaticano dal Bernini. Negli appartamenti terreni e superiori sonovi de' quadri e statue di sommo pregio, fra le quali evvi la statua di Pompeo il Grande, come dicemmo, trovata nel Pontific. di Paolo III. nel vicolo de' liutari, accanto alla chiesa di s. Lorenzo in Damaso, per la quale succedette una graziosa lite, poichè fu scoperta sotto un muro divisorio di due cantine, in una delle quali stava il capo, e nell'altra il rimanente; perciò ciascun padrone di quelle due case, pretendeva la statua intera; allegava uno, che avendo egli il capo, a lui conveniva il resto; e l'altro, che tenendo egli la maggior parte della statua, a lui spettava anco il capo; su di ciò, fu dal giudice decretato, che ognuno tenesse la sua parte. Udito questo dal Card. Capodiferro, ne dette pronto ragguaglio al Papa, il quale, come sommo dilettante dell'antichità, comprò per 500. scudi la statua, e per gradimento della notizia, la donò al detto Cardinale.
Nel vicolo incontro evvi la piccola chiesa eretta dalla confraternita de' Macellari, ornata di marmi, e di pitture; ed incontro altro palazzino fatto dal mentovato Card. Capodiferro con buona architettura, e vi sono alcune curiose iscrizioni poste sotto le finestre del pianterreno.

Prossima tavola nel Libro VII: Convento dei PP. Cappuccini

Prossima tappa nell'itinerario del VII giorno: Chiesa dei SS. Vincenzo e Anastasio