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Villa Borghese (Libro X) (Pianta A1) (II giorno) (Vista B6)
In questa pagina: ![]() Villa Borghese, oggi nel cuore di Roma, era la residenza suburbana della famiglia Borghese. Costruita nel 1616 dal nipote di Paolo V, il Cardinal Scipione Borghese, era cicondata da giardini vari ed estesi, che sono tuttora popolati di aquile e dragoni, simboli araldici della famiglia. L'architetto del Casino fu Jan Van Santen, un olandese noto anche come Giovanni Vasanzio. Egli completò un progetto di Flaminio Ponzio. La vista è presa dal punto segnato in verde nella piantina del 1748, sotto. Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Facciata del Casino vista dal primo recinto; 2) Cortina d'alberi che separa il primo recinto da un secondo recinto dove il Casino ha una facciata simile. ![]() ![]()
![]() La vista sul casino Borghese è oggi molto simile a quella della tavola. Tuttavia parte delle densissima decorazione di nicchie, busti e statue (tipica dell'horror vacui manieristico) è andata perduta. Fino a pochi anni fa le auto potevano entrare alla villa e la piazza di fronte al casino era un parcheggio. Un restauro recente insieme con il colore bianco dell'edificio alla fine hanno riportato un po' di pace e silenzio. Leggi il Resoconto di Henry James sulla sua visita qui nel 1873. Il Casino
![]() La villa oggi ospita la galleria di statue e dipinti che stavano prima a
Palazzo
Borghese in centro città. In ogni caso le statue di
Gian Lorenzo Bernini all'interno della Galleria furono scolpite per il Casino.
Tra i busti i rilievi di aquile e dragoni.
![]() I passeggiatori nei giardini sono sempre sorvegliati da sentinelle silenziose.
Per saperne di più vedi la pagina su
Paolo V.
I giardini a nord del Casino sono un bell'esempio di giardino all'Italiana del XVII secolo,
con statue e fontane. I giardini a sud del Casino furono ridisegnati nel XIX secolo
quando i Borghese acquistarono altri terreni adiacenti e costruirono una
nuova entrata di fronte a
Porta del Popolo.
![]() I giardini erano aperti al pubblico e in occasioni speciali i Romani venivano intrattenuti in Piazza di Siena, una sorta di teatro all'aria aperta. ![]() La Fontana dei Cavalli Marini (vedi sotto) fu creduta da molti opera di Gian Lorenzo Bernini. E' invece un'opera del 1791 di Cristoforo Unterberger che rivela l'influenza del Bernini fin dentro il periodo neoclassico. ![]() J. W. Goethe fu uno dei tanti stranieri che si dilettarono a passeggiare nei giardini. In particolare egli amava sedersi in un posticino vicino alla voliera che da lui prende il nome di Rotonda di Goethe (a sinistra nella foto sotto). Un piccolo stagno con un Tempio a Esculapio (a destra nella foto sotto) è un'aggiunta del XIX secolo alle amenità di Villa Borghese. ![]() L'Imperatore Guglielmo II di Germania eresse un Monumento a Goethe (di Gustav Eberlein), dove è ritratto con Homunculus, Ifigeneia e Faust. La foto sotto ritrae anche una delle colossali erme (pilastri quadrati con in cima una testa, di solito di Hermes, usate per segnare i confini) nel Giardino Italiano e l'ingresso del XVII secolo alla Villa da Via Pinciana. ![]() Brano dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina: Prossima tavola nel Libro X: Villa e Casino Medici sul Monte Pincio Prossima tappa nell'itinerario del II giorno: Muro Torto |