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Monastero e Chiesa di Santa Susanna (Libro VIII) (II giorno) (Pianta A2)
In questa pagina: Tavola di Giuseppe Vasi Com'è oggi
S. Susanna Mostra dell'Acqua Felice S. Maria della Vittoria
La Tavola (No. 148)
L'argomento del Libro VIII (i Conventi femminili) non è cosė attraente,
ma Vasi fa del suo meglio come testimonia questa tavola che mostra tre interessanti
addizioni alla prima Roma Barocca.
La vista è presa dal punto segnato in verde nella piantina del 1748, sotto.
Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a:
1) S. Susanna; 2) S. Maria della Vittoria; 3) Strada
Pia (che collega Piazza del
Quirinale con Porta
Pia); 4) Fontana dell'Acqua Felice.
 
Oggi

Le due chiese sono oggi separate da una grande strada (Via Barberini)
e la pacifica Via Pia è oggi la rumorosa Via XX Settembre, ma nessun altro danno è stato
portato all'insieme.
S.
Susanna

La facciata della chiesa di S. Susanna completata da Carlo Maderno nel
1603 è la prima facciata barocca. Le colonne centrali in diverso grado si staccano dal
muro: per pių di un secolo tutte le nuove facciate di chiese costruite a Roma avrebbero
presentato qualche movimento.
Acqua Felice
  
E' la "Mostra" che celebra l'acquedotto ricostruito da Sisto V nel
1585 - 1587 per portare l'acqua a questa parte alta di Roma. Prende il nome da quello del
Papa (Felice Peretti). Lo stemma fu considerato un capolavoro da Juvarra
(vedi il suo disegno). I leoni sono antiche statue egiziane (ora copie degli originali
che si trovano ai Musei vaticani)
S. Maria della Vittoria

S. Maria della Vittoria fu costruita poco dopo la facciata di S. Susanna
da Giovanni Battista Soria, uno degli architetti favoriti del Cardinal Scipione
Borghese per il quale aveva costruito anche S. Gregorio Magno al
Celio e S.
Grisogono. La chiesa fa riferimento alla vittoria delle truppe
Imperiali contro i Protestanti alla Lila Hora (Montagna Bianca), vicino a Pragua.
All'interno, nella Cappella Cornaro (Caterina Cornaro fu Regina di
Cipro alla fine del XV secolo), c'è la famosa Estasi di S. Teresa del Bernini
con la controversa doppia interpretazione della relazione angelo/santa. Ai lati membri
della famiglia Cornaro guardano l'evento come da un palco.
Trovi di pių su questo in tre cappelle di Gian
Lorenzo Bernini.
Brano dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:
Chiesa e
Monastero di S. SusannaSulla piazza vicina è questa
chiesa, eretta nella casa di s. Gabinio padre della s. Titolare, e
fratello del suddetto s. Cajo Papa, il quale la contagiò, circa
l'anno 290. Fu rifatta e ristaurata pių volte; ma il Card.
Rusticucci, essendone Titolare, vi fece il nobile prospetto col
disegno di Carlo Maderno, il soffitto dorato, e molte pitture a
fresco. L'istoria di Susanna del Testamento vecchio è di Baldassare
Croce; le prospettive sono del P. Zoccolino reatino, e le statue di
stucco del Valsolino. La morte di s. Susanna dipinta nell'altare
maggiore è di Tommaso Laureti Siciliano, e le pitture nella tribuna
di Cesare Nebbia; il martirio della Santa nell'altare a destra con
altre pitture sono del Nogari, e la pittura incontro è di Baldassare
Croce; il s. Lorenzo nell'altra cappella è del Nebbia, e le altre
pitture di Gio. Batista Pozzo. Nell'altare di mezzo vi è parte de'
corpi di s. Felicita, e suoi figliuoli, e nel monastero annesso
sonovi le monache di s. Bernardo postevi in tempo di Sisto V.
Fonte
dell'Acqua Felice a TerminiDa Sisto V. fu condotta in
Roma lantica Acqua Marzia, che ora dal di lui nome dicesi Felice, e
presso alle divisate Terme fece il magnifico, e nobilissimo fonte
con la direzione di Domenico Fontana, ornato di marmi, colonne di
granito, e sculture antiche e moderne. Il Mosè nell'arco di mezzo,
statua gigantesca in atto di aver colla verga battuto il sasso per
farne scaturire l'acqua, è opera di Prospero Bresciano; e ne' due
archi laterali sonovi in bassorilievo Aronne col popolo Ebreo, e
Gedeone coll'esercito, che si levano la sete coll'acqua miracolosa.
I quattro leoni sul labbro della gran tazza sono opere egizie, due
lavorati in porfido bianco, e due in granito nero.
Chiesa
di S. Maria della VittoriaA destra del descritto fonte
evvi la magnifica chiesa eretta l'anno 1605. col disegno di Carlo
Maderno in onore della ss. Vergine sotto il titolo della Vittoria. Č
questa tutta incrostata di marmi, ed ornata di stucchi dorati,
pitture, e sculture eccellenti. Il quadro di s. Maria Maddalena
nella prima cappella a destra è di Gio. Batista Mercati; la ss.
Vergine, e s. Francesco con li due laterali sono del Domenichino; il
bassorilievo nella cappella, che siegue, è di Pompeo Ferrucci; li
due altari uniformi nella crociata sono disegno del Cav. Bernini, il
quale scolpė mirabilmente la s. Teresa coll'Angelo, che la ferisce;
il s. Giuseppe però incontro, coll'Angelo, che lo avvisa, è scultura
di Domenico Guidi, e li bassirilievi ne' laterali sono del medesimo.
Nell'altare maggiore ornato di preziosi marmi, vi è l'immagine della
ss. Vergine portata dalla Germania l'anno 1621. da un religioso de'
Carmelitani Scalzi, che ne hanno cura. Nel coro vi sono due quadri;
quello della ss. Nunziata è del Baroccio, e l'altro di s. Paolo è di
Gerardo Olandese. Nella prima cappella dopo la crociata evvi il
quadro dipinto dal Guercino da Cento: il ss. Crocifisso laterale, e
laltro incontro sono di Guido Reni; le pitture a fresco sono però
di Gio. Francesco Bolognese; la cappella, che siegue, fu dipinta da
Niccolò Lorenese, ed il Cristo morto nell'ultima cappella è del Cav.
d'Arpino. Le pitture nella cupola sono di Gio. Domenico Perugino, e
quelle nella volta maggiore degli Orazj.
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