244.INNOCENZO XIII
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Conclave
Il cardinale Fabrizio Paolucci, segretario di Stato di Clemente XI e filofrancese, venne escluso dal veto imperiale; si tentò anche la via della corruzione pur di riuscire ad eleggerlo. Alla fine si ebbe il solito neutrale nella persona di Michelangelo Conti, pacifico e pio, malaticcio e inoffensivo, che stava bene alle grandi potenze per seguitare in fondo a fare il loro comodo: fu eletto l'8 aprile 1721.Si circonda di guardie il gran portone, alle porte si tengono custodi, si murano le finestre sul loggione; e pur, come se questi uomini sodi fusser zitelle del conservatorio, fan contro la clausura mille frodi, delle finestre fanno il parlatorio. Vita
Papa
Reintegrò nella carica di segretario di Stato il Paolucci e mantenne la linea del predecessore, rinnovando i termini contenuti nella bolla Unigenitus. I Gesuiti gli procurarono ancora qualche noia in Cina, accusati dai missionari di altri Ordini religiosi e dallo stesso legato pontificio in Estremo Oriente. Il pontefice affidò la questione al segretario di Propaganda Fide, Luigi Carafa, che nel 1723 inviò al generale dei Gesuiti un decreto con precise accuse di esser stati "incitatori e promotori dell'incarcerazione di missionari, prestandovisi col massimo scandalo a far da birri e da carcerieri". Si ebbe da parte dei Gesuiti un memoriale di difesa e fu polemica a non finire; troppa per un papa così insicuro. Il Pastor comunque considera quel decreto come un anticipo del "breve" di soppressione dell'Ordine del 1773.
Innocenzo XIII morì il 7 maggio 1724 e fu sepolto in S. Pietro, dove un epitaffio giustamente modesto lo ricorda. Come pure esatto appare quello che, scrisse Pasquino: E' morto il papa Conti che non ha fatto ben, perché non ha voluto, che non ha fatto mal, perché non ha potuto. |