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Chiesa di S. Maria Maddalena
(Libro VII) (Pianta C2) (IV giorno)
(Rione
Sant'Eustachio)
In questa pagina: ![]() La chiesa di S. Maria Maddalena fu completata nel 1735. La sua ricca decorazione
è il miglior esempio di Rococò a Roma, ma non fu molto ammirata.
Vasi spende le due pagine dedicate a questa tavola a raccontare la vita dell'Ordine,
ma non dice quasi nulla sulla chiesa.
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La piazzetta è rimasta intatta, a parte qualche negozietto.
La chiesa è vicina al Pantheon, ma fuori degli itinerari turistici,
che di solito suggeriscono di arrivare a Piazza Navona passando per Piazza de'
Crescenzi. Si può considera l'apice dell'iperdecorativismo a Roma.
Uno stile più sobrio finì per prevalere e nel XIX secolo questa facciata era considerata un esempio
di cattivo gusto.
Vasi segna nella tavola la strada che porta al Collegio Capranica, costruito dal Cardinal Domenico Capranica nel 1457 per promuovere gli studi ecclesiastici. Nel 1527 gli studenti del Collegio morirono combattendo contro le truppe mercenarie di Carlo V a Porta S. Spirito, permettendo così a Clemente VII di rifugiarsi in Castel S. Angelo. Il palazzo conserva alcune belle finestre, sia in stile Guelfo che Gotico. L'entrata di sinistra (in cima alla quale si possono ancora indovinare gli stemmi del Cardinal Capranica e di Papa Nicolò V) immette nel tuttora esistente Collegio Capranica, quella di destra in un cinema che ha sostituito un precedente teatro.
Una chiesa fu costruita in questo posto nel V secolo a spese di Ciro, dal quale la chiesa fu detta "a ciro", da cui Aquiro. L'attuale facciata fu completata nel 1774 da Pietro Camporese. L'interno fu interamente ridisegnato nel 1866; vi si può trovare il bel Monumento all'Arcivescovo Carlo di Montecatini, di Domenico Guidi. Da qui una stradina porta in Piazza di Pietra. Il nome di "Via della spada d'Orlando" si riferisce al leggendario tentativo di Orlando di rompere la sua spada scagliandola contro una roccia. Questo mostra come si perse nel Medio Evo il ricordo dell'Antica Roma: il pezzo di marmo con la frattura provocata dalla spada altro non è che un pezzo di colonna del tempio dedicato da Adrianus a Matidia, sua suocera. Clicca QUI per un approfondimento nella sezione CHIESE
La chiesa prende il nome dai Cupellari, i costruttori delle
botticelle (cupellae) usate per conservar l'acqua, che avevano le loro botteghe nella zona.
Col nuovo acquedotto costruito da Sisto V e Paolo V questo commercio fu abbandonato
ma il nome indica tuttora la chiesa e la strada. La chiesa fu interamente ricostruita
nel XVIII secolo e fu affidata ad una confraternita incaricata di assistere
i forestieri malati. Una specie di buca da lettere
sul muro laterale della chiesa conserva l'iscrizione del 1750
che invitava i locandieri a fornire i nomi dei forestieri bisognosi di
assistenza.
Clicca QUI per un approfondimento nella sezione CHIESE
In una piazzetta nascosta dietro la chiesa vi è
un bell'edificio del tardo XVIIIth secolo.
La sua decorazione generica senza specifici riferimenti araldici indica
che fu diviso in appartamenti e affittato. La madonnella è una copia di un dipinto di
Pierre Mignard (1612-95) che trascorse più di 20 anni
a Roma prima di tornare a Parigi
e diventare un famoso ritrattista alla corte di Luigi XIV.
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