Ponte e Mole Adriana (Libro V) (Pianta C2) (VIII giorno) (Vista C4)
In questa pagina:
Tavola di Giuseppe Vasi
Com'è oggi
Castel Sant'Angelo
Il panorama
Ponte Adriano

La Tavola (No. 86)


Questo è uno dei più celebrati panorami di Roma, ed è anche una descrizione pittorica dei Signori di Roma, Imperatori e Papi. Vasi mostra all'estrema sinistra la Cappella della Conforteria dove, fino al XVII secolo, i condannati a morte ricevevano i conforti prima dell'esecuzione che aveva luogo in uno spiazzo di fronte al ponte.
La vista è presa dal punto segnato in verde nella piantina del 1748, sotto.
Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Cappella della Conforteria; 2) Palazzo Altoviti; 3) Basilica Vaticana; 4) Palazzo Pontificio; 5) Spedale di S. Spirito; 6) S. Maria della Traspontina; 7) Castel Sant'Angelo. Vasi mostra Castel Sant'Angelo anche nella tavola 20.



Oggi


Si può vedere che i molti cambiamenti richiesti dalla vita moderna non hanno alterato l'impatto comlessivo della scena (con l'eccezione della cappellina e di Palazzo Altoviti, demoliti nel XIX secolo).
Leggi il resoconto di Charles Dickens sui fuochi a Castel Sant'Angelo nel 1845.

Castel Sant' Angelo

La tomba che Adriano costruì pe sé e i propri successori, coronata di statue, fu trasformata in fortezza quando Roma fu assediata dai Goti nel 537 e le statue furono scagliate sugli assalitori.
Prende il nome dall'angelo visto sulla sua cima da Gregorio Magno nel 590 mentre guidava una processione di preghiera per la cessazione della peste. L'angelo fu visto mentre rinfoderava la spada e questo fu interpretato come il segno della fine della calamità, cosa che puntualmente avvenne. Da allora una statua ricorda l'evento.
Alessandro VI restaurò ampiamente Castel Sant'Angelo e Clemente VII vi subì un terribile assedio nel 1527 (il Sacco di Roma). Paolo III costruì i ricchi appartamenti papali perche i Papi avessero in caso di nuovo assedio delle stanze consone alla loro dignità.
Urbano VIII, come molti altri papi, lasciò la sua impronta. Le differenti tecniche costruite sono chiaramente visibili nelle mura giganti della torre principale. L'ingresso al Castello del XVII secolo fu spostato in una parete laterale alla fine del XIX secolo.

Il Panorama

L'angelo di bronzo in cima al Castel Sant'Angelo è opera dello scultore fiamminco Peter van Verschaeffelt che sostituì nel 1752 un angelo di marmo di Raffaele da Montelupo. La terrazza in cima offre un panorama straordinario. Puoi cliccare sull'imagine sotto e saltare ad alcuni edifici numerati che puoi vedere nell'immagine più sotto.



Ponte Adriano

Il vecchio ponte Romano fu abbellito da Clemente VII che pose all'ingresso le statue di S. Pietro e S. Paolo. Clemente IX nel 1667 ordinò a Bernini di progettare i dieci angeli colossali.

Per saperne di più su Ponte Sant'Angelo clicca QUI

Brano dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:


Castel s. Angelo
Questo rotondo e maraviglioso masso, che ora vediamo spogliato di ogni ornamento, fu edificato, come dicemmo, dal suddetto Elio Adriano Imperatore ad imitazione del Mausoleo di Augusto, per collocarvi le sue ceneri, e seppellirvi i Cesari suoi successori, giacché quello era già pieno, ne' più vi si sotterrava alcuno. Era questo tutto ricoperto di marmo pario, e circondato di maravigliose colonne, colle quali Costantino Magno ornò poi la basilica di s. Pietro, e quella di s. Paolo, nella quale ancor si vedono con ammirazione. Eranvi ancora delle statue di marmo e di metallo, con carri, cavalli, e quadrighe, e furono in tanta copia, che di sepolcro ridotta poi in fortezza in tempo di Belisario, e di Narsete, le gettavano per difendersi da' nemici. Le ceneri di Adriano furono le prime, che si ponessero nel più alto, ed eminente luogo di questo Mausoleo, entro una gran pina di metallo corintio; dipoi vi furono riposte le ceneri di tutti gli Antonini, che seguirono dopo di lui. Ma dopo, come dicemmo, essendo mutato in fortezza, o castello mutò anche nome nel Pontificato di s. Gregorio Magno: poiché nell'anno 593. essendo Roma afflitta colla peste, e rivoltato il santo Pontefice a placare l'ira di Dio colla penitenza, mentre processionalmente portava l'immagine della ss. Vergine nel giorno di Pasqua di Resurrezione, all' avvicinarsi a questa mole, sentissi una voce invisibile, che disse Regina Cali latare, alleluja, a cui il santo Pontefice attonito rispondendo con viva fede, Ora pro nobis Deum, alleluja, il Signore si compiacque, che da quel punto principiasse a cessare la mortalità, e però in memoria, ed allusione di ciò fu posta sulla cima di quella mole; un Angelo in atto di riporre la spada nel fodero; e dal medesimo Pontefice fu eretta una chiesa in onore del celeste Principe s. Michele Arcangelo, non già quella, che sta su questa mole, ma quella, che fra poco vedremo presso la medesima mole; imperciocchè si crede universalmente, che poi da Bonifazio III. o IV. sia stata eretta questa, che per la sua alta situazione fu detta inter nubes; ed il castello si dice s. Angelo.
Si disse similmente rocca o torre di Crescenzio, perchè da un tale Nomentano fu occupata l'anno 985. ma essendo poi scacciato da Ottone III . fu ridotta da' Pontefici in forma di cittadella, ed ornata di varie particolarità. Urbano VIII. la guarnì di cannoni, e mortari fatti col metallo del Panteon. Fra le rarità, che vi sono, si annovera una loggia con stucchi di Raffaello da Montelupo, e con pitture del Sermoneta, una sala dipinta da Pierin del Vaga, con pavimento di pietre vaghissime, altre stanze dipinte dal medesimo Pierino, da Giulio Romano, e da altri, con alcuni busti antichi. Evvi ancora una copiosa armeria, un archivio segreto, in cui si custodiscono gli originali di alcune bolle Pontificie, e gli atti de' Concilj, con altri manoscritti di grande stima. Benedetto XIV. vi fece l'orologio sul prospetto, e la statua di metallo sulla cima, cavata dal modello di un Francese.

Prossima tavola nel Libro V: Vestigie dell'antico Ponte Trionfale
Prossima tappa nell'itinerario dell'VIII giorno: Spedale di S. Spirito in Sassia