Porta Castello (Libro I) (Pianta C2) (VIII giorno)

In questa pagina:
 Tavola di Giuseppe Vasi
 Com'è oggi
 Castel Sant' Angelo
 Cappelle del Castello
 Passetto
 Borgo Pio

La Tavola (No. 20)

Nelle belle giornate i Romani si fiondavano nei Prati di Castello per giocare, danzare o anche solo passeggiare. Le Ville come Villa Borghese e Villa Doria Pamphilj non erano aperte al pubblico e così la grande area a nord di Castel Sant'Angelo era il giardino pubblico nella Roma di Vasi. La vista è presa dal punto segnato in verde nella piantina del 1748, sotto. Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Castel Sant'Angelo; 2) Corridoi che portano al Palazzo Vaticano. 1) è trattato in altra pagina. La piantina mostra anche: 3) Porta Castello; 4) Borgo Pio.

Oggi

Le Mura tra Porta Angelica e Castel Sant'Angelo furono abbattute negli anni Trenta e così Porta Castello è oggi il nome della strada.

Castel Sant' Angelo

Castel Sant'Angelo è trattato in due Libri. Tavola 86 mostra Castel Sant'Angelo dal fiume, questa tavola lo mostra dalla parte opposta. Il collegamento tra Castel Sant'Angelo e il corridoio dentro le vecchie Mura è identificabile chiaramente. In questo modo i Papi potevano rifugiarsi nel Castello direttamente dal Vaticano (nello sfondo la garitta sul Passetto).

Oggi Castel Sant'Angelo è un museo dove si può visitare la bella loggia dell'appartamento papale costruito da Paolo III con la sua sfarzosa decorazione. Oltra all'angelo in cima a Castel Sant'Angelo (mostrato nella Tavola 86) ci sono altri angeli da vedere: l'angelo di Raffaele da Montelupo che fu posto sulla cima del castello nel 1536 e gli angeli che stanno ai lati dello (scalpellato) stemma di Alessandro VI (si può vedere uno stemma di questo papa su di un bel pozzo).

Cappelle del Castello

Castel Sant'Angelo fu usato per secoli come fortezza e prigione. Una cappella al piano terra offriva i servizi religiosi alla guarnigione. Vicino alla cappella un piccolo spiazzo era usato per le esecuzioni, ma per il gusto di un gran finale Puccini collocò l'esecuzione di Mario Cavaradossi sulla terrazza in cima in modo che Tosca potesse suicidarsi gettandosi da lì. L'appartamento papale aveva una sua cappella costruita da Leone X: la bella Madonna è opera di Raffaele di Montelupo.

Il Passetto

Il Passetto è il nome dato alle vecchie Mura che proteggevano il Vaticano. Furono rinforzate da Alessandro VI. Con la nuova cinta di Mura costruita nella nella seconda metà del XVI secolo esse persero il loro scopo difensivo (a parte quello di garantire un collegamento diretto tra il Vaticano e il Castello, di qui Passetto) e così Pio IV vi aprì diverse porte per permettere il passaggio tra Borgo Vecchio (dentro le vecchie mura) e Borgo Nuovo (chiamato Borgo Pio dal nome del papa) venuto a trovarsi tra le nuove e le vecchie Mura.


Sulla sinistra lo stemma di Alessandro VI e sulla destra quello di Pio IV.

Borgo Pio

Borgo Pio era ed è tuttora abitato da persone che lavorano in Vaticano. Diversamente da Borgo Vecchio, non ha chiese o palazzi ma ha conservato il suo vecchio aspetto di basse costruzioni che appartenevano un tempo alle confraternite (iscrizioni nel mezzo dell'immagine sopra). L'immagine mostra anche un'iscrizione sotto un'immagine sacra che specifica le regole stabilite da Pio VI per ottenere 200 giorni di indulgenza e una casa abbellita con un piccolo rilievo romano scoperto durante la sua costruzione.

Brano tratto dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 e relativo a questa pagina:


Porta Castello
Quella sebbene venga stimata essere sostituita all'antica porta s. Petri, prese però il moderno nome dal vicino castello s. Angelo, perchè a comodo del medesimo fu qui aperta; ma senza alcun ornato di architettura. Fuori di quella porta uscendo, si vede un gran prato, nel quale cavandosi l'anno 1743. furono scoperte delle muraglie, la maggior parte delle quali erano in forma ovale; onde furono credute per sotterranei del Circo di Domizia, e di Domiziano. I prati, che si vedono più oltre, ora lavorati a vigne, furono i celebri prati Quinzj, ne' quali mentre coll'aratro in mano solcava la terra L. Quinzio Cincinnato, fu salutato Ditattore da' Legati Romani.
Corridori del palazzo Vaticano
Dopo il divisato castel s. Angelo, segue una piccola piazza con 4. strade, quella a destra porta alla chiesa di s. Michele Arcangelo già eretta,come dicemmo, da s. Gregorio Magno in memoria della suddetta apparizione del santo Principe, e appresso di questa si vede il gran corridore fatto da Alessandro VI. Spagnolo, affinchè dal palazzo Vaticano si potesse passare segretamente al castel s. Angelo, che poi da Urbano VIII. fu ristaurato e coperto di tetto.

Prossima tavola nel Libro I: Pianta delle Mura di Roma
Prossima tappa nell'itinerario dell'VIII giorno: Casino Sacchetti