Piazza di Pietra (Libro II) (Pianta B2) (I giorno)

In questa pagina:
Tavola di Giuseppe Vasi
Com'è oggi
Tempio di Adriano
Vecchie locande

La Tavola (No. 24)


Il Tempio di Adriano, già allora incastonato fra vari edifici, al tempo di Vasi era usato come Dogana di Terra e la sua costruzione era attribuita ad Antonino Pio. Il nome di "Piazza di Pietra" si riferisce in qualche modo alle pietre del tempio. La piazza è molto stretta e dal punto da cui è presa l'immagine la vista del tempio non è così frontale come nell'incisione. Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Colonne della Basilica di Antonino Pio, oggi Dogana di Terra; 2) Collegio dei Bergamaschi; 3) Quartiere di Soldati. La piantina del 1748 mostra anche la  4) Chiesa dei Bergamaschi; 5) Hotel Cesari.


Oggi


Vasi mostra un'immagine frontale del tempio allargando artificiosamente la piazza. La vista non è cambiata, se non per la stazione di polizia, allora giustificata dall'uso del tempio come Dogana di Terra, dov'erano depositati ingenti quantità di denaro.

Il Tempio di Adriano

Il tempio fu costruito su un basamento oggi andato perduto per via dell'innalzamento del livello del terreno. Un'incisione del XVI secolo mostra che era usato come fortezza. 


Vecchie Locande

Nel XIX secolo i forestieri dovevano lasciare i passaporti alle porte di Roma e venivano forniti di un lasciapassare. Con questo documento dovevano registrarsi alla polizia entro 48 ore. L'ufficio di Polizia era presso il Tribunale (cioè il Palazzo di Montecitorio). Questo spiega perché c'erano molte locande nei pressi di Piazza di Montecitorio. Una di esse (l'Albergo Cesari) è tuttora in attività: era assai raccomandata nella Guida di Roma di Hachette del 1853 per la qualità dell'acqua fornita (Fontana di Trevi). La targa sul muro ricorda Ferdinand Gregorovius che il 2 ottobre 1852 trascorse la prima notte della sua permanenza a Roma lunga 22 anni. Una locanda ancora più vecchia (tuttora in attività) è in Piazza della Rotonda. Fu citata nei suoi poemi da Ludovico Ariosto che vi alloggiò due mesi nel 1513. A quel tempo era chiamata Locanda del Montone, ma in seguito il nome fu cambiato in Albergo del Sole.

Brano dell'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:


Piazza di Pietra
Negli ultimi secoli dicevasi questa piazza de' Preti, per l'ospizio de' Preti invalidi, che quivi era sotto Giulio II. indi dal volgo fu cambiato in Piazza di Pietra, il che ha fatto credere ad alcuni essere derivata una tale denominazione da' marmi, e pietre in quantità quivi cavate. Si osserva in questa un maraviglioso residuo di un antico edifizio, e considerandosi da alcuni le undici smisurate colonne striate di ordine corintio, furono credute del tempio di Marte, da altri di Nettunno: ma trovatesi poi nel Pontificato di Paolo III. alcune di quelle Provincie Figurate in marmo, che adornavano il piantato di quelle colonne, ci dimostrarono essere della Basilica di Antonino, di cui scrive Vittore: Basilica Antoniana, ubi est provinciarum memoria. E si vedono ora questi marini nel secondo cortile del Palazzo Farnese.
Dal Cav. Francesco Fontana fu adattato questo edifizio per uso della Dogana di terra d'ordine d'Innocenzo XII. il quale ne assegnò l'affitto all'Ospizio de' poveri invalidi in san Michele a Ripa grande.

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