S. Eusebio (Libro III) (Pianta A3) (II giorno)

In questa pagina:
Tavola di Giuseppe Vasi
Com'è oggi
S. Eusebio
Rovine Romane
Porta Magica
Rovine dell'Aqua Iulia

La Tavola (No. 49)


La vista della modesta chiesa di S. Eusebio permette a Vasi di illustrare alcune Rovine Romane. La vista è presa dal punto segnato in verde nella pianta sotto. Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Chiesa e Monasterio di S. Eusebio; 2) Derelict aqueducts; 3) Strada che porta a S. Bibiana; 4) Castello dell'Acqua Marcia; 5) Strada che va da S. Maria Maggiore a S. Croce in Gerusalemme. La piantina del 1748 riporta anche 6) Chiesa di S. Giuliano.


Oggi


Oggi l'area è un trfficato mercato dove c'è davvero poco spazio per il passato. La chiesa di S. Giuliano ai Monti che si trovava di fronte a S. Eusebio fu abbattutta nella riorganizzazione generale dell'Esquilino.

S. Eusebio

La chiesa risale al IV secolo ma fu ricostruita nel 1711 da Carlo Stefano Fontana, un nipote Carlo Fontana. Lo stemma è fortemente danneggiato ed è difficile riconoscere i monti e la stella di Clemente XI.

Rovine Romane

Qui si vede ciò che rimane di una grande fontana romana costruita al tempo di Alessandro Severo e che era decorata con le panoplie di marmo note come i "Trofei di Mario" (i realtà del tempo di Domiziano), che furono poi inseriti nella balaustra di Piazza del Campidoglio, nel XVI secolo. Si dice che la grande fontana abbia ispirato gli artisti barocchi nei progetti di grandi fontane celebranti nuovi o restaurati acquedotti (Mostra dell'Acqua Felice, Mostra dell'Acqua Paola e Mostra dell'Acqua Vergine (Fontana di Trevi)).

Porta Magica

La risistemazione dell'area alla fine del XIX secolo fu l'occasione per l'ampliamento delle tenute di molte ville tra cui Villa Montalto, Villa Altieri e Villa Palombara. Il Marchese di Palombara nel XVII secolo si interessò di alchimia e si dice che avesse ricevuto da un misterioso visitatore la formula della pietra filosofale. Dopo numerosi e vani tentativi di decifrarla, decise di condividerla inserendola, con molti altri simboli alchemici, in una porta secondaria della sua villa. Oggi la porta è nei giardini vicino ai Trofei di Mario. La frase che contiene la formula magica è:

FILIUS NOSTER
MORTUUS VIVIT
REX AB IGNE REDIT
ET CONIUGIO
GAUDET OCCULTO

Buona fortuna! (per approfondire l'argomento puoi andare alla sezione curiosità)

L'Acquedotto

L'Acquedotto (Aquae Iuliae) mostrato nella tavola non è direttamente visibile dalla piazza dato che è nascosto dalle nuove costruzioni. Le arcate si sono conservate in un ambiente del tutto fuori contesto, strette tra le strade trafficate e la ferrovia.

Brano dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:


Trofei di Mario
Nessuno nega, che quello sia stato il castello dell'acqua Marzia; ma con difficoltà si crede da alcuni esservi stati i Trofei eretti a Mario per la vittoria, che riportò de' Cimbri, e Teutoni, e ancor di Giugurta. Furono quelli rovinati e gettati a terra da Silla; ma poi da Cesare essendo stati ristaurati, furono collocati nel medesimo luogo, ed ora si veggono sulle balaustre del Campidoglio.
Chiesa di S. Eusebio
Era quivi la casa del Santo nobile Romano, nella quale sotto Costanzo Imperatore chiuso in una camera morì di puro stento. Da diversi sommi Pontefici fu ristaurata; e l'anno 1238. da Gregorio IX. fu dedicata ai ss. Eusebio, e Vincenzo martiri, i corpi de' quali si custodiscono sotto l'altare maggiore insieme con quei di s. Orofio, e di s. Paolino martiri. Ultimamente è stata rinnovata da' fondamenti da' Monaci Celestini, che la custodiscono per un legato del Card. Enriques. Il quadro dell'altare maggiore é opera di Baldassare Croce, il ss. Crocifisso di Cesare Nebbia, e le pitture a fresco nella volta le ha fatte Monsù Mens Sassone, ora andato al servizio di Sua Maestà Cattolica. Nel monastero si vedono le rovine del palazzo di Gordiano;


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