Casino di Villa Patrizi fuori di Porta Pia (Libro X) (II giorno) (Pianta A2)

In questa pagina:
 Tavola di Giuseppe Vasi
 Com'è oggi
 Villa Torlonia
 Villa Massimo e Villa Paganini

La Tavola (No. 191)

Casino di Villa Patrizi

Villa Patrizi, progettata personalmente dal Cardinal Giovanni Patrizi e dai suoi due fratelli, fu eretta nel 1717 su di un piccolo colle immediatamente fuori di Porta Pia all'inizio di Via Nomentana.
La vista è presa dal punto segnato in verde nella piantina, sotto.
Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Ingresso principale; 2) Prima Terrazza; 3) Case della Servitù; 4) "Cordonata", accesso al casino per i carri. La piantina colorata del 1924 mostra: 5) Villa Torlonia; 6) Villa Massimo; 7) Villa Paganini.


Oggi

Oggi

Villa Patrizi, come Villa Ludovisi e Villa Peretti fu sacrificata all'espansione di Roma dopo il 1870. Il luogo è oggi occupato dal Ministero dei Trasporti.

Villa Torlonia

Villa Torlonia

Nella seconda metà del XVIII secolo Giovanni Raimondo Torlonia, figlio di un mercante francese, fondò una banca che, durante l'occupazione francese di roma agli inizi del XIX secolo crebbe d'importanza e rese i Torlonia una delle più ricche (se non la più ricca) famiglie di Roma. La ricchezza portò nobiltà e la necessità di palazzi e ville appropriate. I Torlonia acquistarono una grossa proprietà sul lato destro di Via Nomentana e nel 1802 commissionarono a Luigi Valadier il progetto del loro palazzo principale. Il Casino fu a più riprese modificato nel XIX secolo ma l'ingresso conserva il disegno Neoclassico originale di Valadier. Il Casino e alcuni degli edifici più piccoli mostrano altri esempi della decorazione in auge agli inizi del XIX secolo.

Villa Torlonia

Nel 1842 il Principe Alessandro Torlonia abbellì i giardini con due obelischi nuovi fiammanti, tagliati in una cava di marmo vicino al Lago Maggiore e portati a Roma per nave, in una sorta di ripetizione dei trasporti di obelischi egizi organizzati dagli Imperatori romani. Per la mancanza di rovine Romane, furono ricreate alcune false rovine, chiaramente ispirate al Tempio di Venere e Romolo.

Villa Torlonia

Uno degli edifici minori ha la forma di uno chalet svizzero, ma agli inizi del XX secolo gli fu dato un aspetto medievale che fu di nuovo modificato nel 1920 quando fu decorato con belle finestre di vetro colorato, una delle quali mostra lo stemma dei Barberini.

Villa Massimo e Villa Paganini

Villa Massimo

Il Casino di Villa Massimo si può ancora vedere da Via di Villa Ricotti e nonostante alcune alterazioni mostra il suo disegno originale. Del grande parco che circondava Villa Massimo molto poco è rimasto; alcuni alti pini rimasti si vedono tuttora in un giardinetto in in Via di Villa Massimo.

Villa Paganini

Villa Paganini, che prende il nome dal proprietario Roberto Paganini che la comprò nel 1888, un tempo appartenne al Cardinal Giulio Alberoni (1664-1752) che fu per un certo periodo Primo Ministro del Re di Spagna. Egli comprò e abbellì una villa esistente. La villa è andata perduta, a parte un vecchio ingresso che oggi conduce ad una scuola (questo spiega perché è dipinto di giallo e rosso, i coloro della Roma). In Vicolo della Fontana c'è una vecchia fontana decorata con lo stemma di Innocenzo X. Un'iscrizione spiega come Sisto V e i suoi successori Gregorio XIV e Clemente VIII permisero ai proprietari della villa di ricevere acqua dall'Acqua Felice.

Brano dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:


Casino e Villa Patrizi
Tra i pregi, che ha questo nobilissimo Casino, è molto particolare quello di avervi alloggiato la notte de' 3. di Novembre dell'anno 1744. il Re delle due Sicilie, oggi invittissimo Monarca delle Spagne.

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