Piazza del Colosseo
(Libro II) (Pianta B3) (I giorno)

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Tavola di Giuseppe Vasi
Com'è oggi
Colosseo
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Arco di Costantino

Tempio di Venere e Romolo e Meta Sudante
Domus Aurea e Terme di Tito e di Traiano

La Tavola (No. 33)

Benedetto XIV, allo scopo di preservare il Colosseo da ulteriori danneggiamenti, ne proibì l'accesso chiudendo gli archi al pian terreno e consacrando l'interno alla Passione di Cristo per via dei molti martiri che vi morirono. La tavola mostra la parte nord del monumento conserva ancora l'anello esterno.
La vista è presa dal punto segnato in verde nella piantina del 1748, sotto. Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Anfiteatro Flavio; 2) Arco di Costantino; 3) Rovine vicino a S. Maria Nuova (Tempio di Venere e Romolo); 4) S. Bonaventura.
La piantina del 1748 riporta anche 5) Domus Aurea; 6) Terme di Tito e di Traiano.

Oggi

Vasi forzò le leggi della prospettiva per mostrare l'intera costruzione e l'Arco di Constantino. Oggi l'area tra il Colosseo ed il Foro è zona pedonale sempre piena di turisti.
Leggi il resoconto di Charles Dickens sulla sua visita qui nel 1845.
Leggi il resoconto di Henry James sulla visita qui nel 1873.
Leggi l'affisso teatrale che Mark Twain trovò nel 1867.

Colosseum

Il Colosseo (dal nome del vicino "colossus Neronis") è più propriamente detto Amphiteatrum Flavium, perché fu completato dall'Imperatore Tito Flavio nell'80 d.C.. Gli edifici più piccoli ospitavano scuderie, caserme, palestre di allenamento parti delle quali sono oggi visibili nell'area scavata negli anni '20 (Ludus Magnus).
Durante il Medio Evo fu fortificato dai Frangipane, che vi eressero tutt'attorno un muro utilizzando anche gli archi di Tito e di Costantino. Nel XIV secolo la costruzione cadde sotto la protezione del Senato Romano, ma questo non impedì che venissero utilizzare le parti cadute per la calcinazione o per le tannte chiese e palazzi costruiti nei secoli XV-XVII. Ancora nel 1704 Clemente XI non esitò ad usare gli archi caduti a causa di un terremoto come materiale da costruzione per i gradini del Porto di Ripetta.

Il progetto del Colosseo rivela l'abilità degli architetti Romani nel gestire i problemi causati dall'incontro di grandi folle. C'erano accessi indipendenti (vomitoria) ai tre settori in cui erano divisi i posti a sedere; ciò permetteva una facile uscita alla fine delle rappresentazioni. I gladiatori e le bestie raggiungevano il Colosseo attraverso passaggi sotterranei e trovavano posto nelle stanze sotto l'arena per riposare e allenarsi. Un velarium proteggeva gli spettatori dal sole. Sul terreno era distesa della sabbia per attutire le cadute e assorbire il sangue (la parola rena divenne alla fine una maniera più semplice (arena) to per riferirsi all'anfiteatro).

La foto sotto mostra l'anello interno con l'iscrizione e la croce messa da Benedetto XIV. In due occasioni (Clemente X/Gian Lorenzo Bernini e Clemente XI/Carlo Fontana) fu presa in considerazione l'idea di erigere una chiesa dentro al Colosseo: alla fine, sotto Clemente XI, furono costruite le 14 stazioni della Via Crucis in memoria dei martiri Cristiani. Esse furono ri-erette nel 1749, sotto Benedictus XIV, e demolite nel 1874 per permettere gli scavi dell'arena.

Con la consacrazione ai Martiri Cristiani, il Colosseo divenne la scena di molte processioni e cerimonie religiose, soprattutto durante la Settimana Santa. Queste cerimonie spesso eccitavano gli animi ed erano causa di assalti contro gli Ebrei. L'immagine sotto è presa da un quadro di Philippe Benoist (della serie Rome dans sa Grandeur) per la gioia dei viaggiatori in poltrona del XIX secolo. L'immagine mostra che le mura erano ricoperte di una fitta vegetazione (dai botanici del XIX secolo furono identificate più di 200 specie vegetali). La pianta mostra il progetto di Carlo Fontana per una piccola chiesa dentro al Colosseo.

Una delle azioni più significative per prevenire la caduta di ulteriori parti dell'anello esterno fu compiuta da Pio VII con l'erezione di un muro che mostra alcuni archi nello stato in cui si trovavano quando il muro fu costruito.

Il Colosseo fu danneggiato da terremoti e nel V secolo solo una parte dell'edificio veniva usata. Nel 438 l'imperatore Valentiniano III chiuse le scuole per i gladiatori e le rappresentazioni furono limitate alla caccia di bestie selvagge. L'invasione del Nordafrica da parte dei Vandali interruppe il rifornimento di leoni e altri animali selvaggi e le ultime rappresentazioni ebbero a che fare con orsi delle vicine montagne. La decadenza di Roma è evidente nelle iscrizioni davvero povere che celebravano il restauro dell'arena compiuto agli inizi del VI secolo.


Gli aspetti Cristiani del Colosseo con le sue molte croci che garantiscono un'indulgenza di un anno e undici giorni a coloro che le baciano sono oggi passati in secondo piano: il Colosseo è oggi il simbolo più importante della Roma Imperiale.
Leggi il Commento di Charles Dickens sulle croci del Colosseo.

Brano dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:


Anfiteatro Flavio
Da Flavio Vespasiano fu principiato questo meraviglioso edifizio per solennizzarvi spettacoli, e feste pubbliche, e poi da Tito suo figliuolo fu terminato, e dedicato in onore di suo Padre. Era capace di settecentosette migliaja di spettatori, senza che uno impedisse l'altro, e però vi furono fatte delle feste maravigliose e splendide, e delli spettacoli molto crudeli, e tal volta a danno de' Cristiani, non pochi de' quali vi soffrirono il martiri. Si disse Colosseo da un colosso, che vi era alto 120. piedi rappresentante Nerone. In oggi svanire tutte le superstizioni, e crudeltà de' gentili, rimbombar si sentono spesso in in mezzo a quelle maravigliose rovine le lodi del Signore, e della santissima sua Croce, e Passione, poichè per fare onore a' santi Martiri, vi fu eretta una piccola chiesa, e 13. cappellette, nelle quali li rappresentano i misterj della passione del nostro Salvatore, ultimamente rinnovate dal Pontefice Benedetto XIV. ed arricchite delle indulgenze della Via Crucis.

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