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Chiesa e Spedale di S. Giovanni
di Dio (Libro IX) (Pianta C3) (V e VI giorno) (Vista C9)
In questa pagina: Tavola di Giuseppe Vasi Com'è oggi
Uno
sguardo dal Ponte S.
Benedetto in Piscinula
La Tavola (No. 173)
Questa veduta è presa dal Ponte Quattro Capi
(punto segnato in verde nella pianta del 1748, sotto) e mostra la stradina
che attraversa l'Isola Tiberina. A sinistra il Monastero di S. Bartolomeo all'Isola.
Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Ponte Quattro Capi; 2)
Spedale di S. Giovanni di Dio o de' Bonfratelli (Fatebenefratelli); 3) Ponte
Cestio; 4) Parte di Trastevere; 5) Parti del Monastero annesso a S. Bartolomeo all'Isola.
La piantina riporta anche 6) S. Benedetto in Piscinula.
 
Oggi

Alcuni degli edifici vicini a Ponte Cestio sono stati demoliti,
mentre la parte di essi vicina a Ponte Quattro Capi non è stata alterata.
L'isola, dedicata ad Aesculapio, conserva questo ricordo nell'Ospedale tuttora esistente
di S. Giovanni di Dio dei Fate Bene Fratelli.
Uno sguardo dal Ponte

Un recente restauro di Ponte Quattro Capi ha portato alla luce uno stemma di
Innocenzo XI che celebra il suo intervento per conservare il vecchio ponte
(nello sfondo-pagina la figura quadrifronte sulla balaustra).

S.
Benedetto in Piscinula

Ponte Cestio conduce all'antica chiesa di S. Benedetto in
Piscinula, dove visse il Santo. La chiesa ha il campanile più piccolo di Roma
ed alcuni affreschi del XIII secolo.
Brano dell'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:
Chiesa di s.
Giovanni Calibita, e spedale de' BenfratelliNel sito di
questa chiesa aveva la sua casa il s. Titolare, la quale essendo poi
convertita in chiesa, da prima fu unita ad un monastero di monache;
ma essendo queste trasferite presso s. Anna de' Funari, fu questa
con il convento conceduta ai religiosi spedalieri di s. Giovanni di
Dio, dati i Benfratelli, i quali vi eressero lo spedale per li
poveri civili e nobili. Quindi volendo nell'anno 1600. rinnovare la
chiesa, trovarono alcuni corpi di Santi, fra' quali quello del s.
Titolare con altre reliquie e poi nell'anno 1742. fu ornata di
marmi, stucchi dorati, e pitture assai vaghe. Il quadro sull' altare
maggiore è di Andrea Generelli detto il Sabinese, e i laterali sono
di Corrado Giaquinto, il quale ha fatto tutte le pitture a fresco
nella volta, ed anco il quadro di s. Antonio nell'altare a destra.
Nel convento evvi la natività del Signore creduta opera di Raffaelle
da Urbino.
Chiesa
di s. Benedetto in PiscinulaQuanto antica e divota,
altrettanto sguarnita, e mal ridotta è questa chiesa, sebbene sia
parrocchiale. Fu eretta nell'estremità del palazzo della
antichissima famiglia Anicia, in cui dimorò s. Benedetto mentre era
giovinetto, e vi è tradizione, che l'immagine della ss. Vergine, che
si conserva in una cappelletta posta nel piccolo portico di questa
chiesa, sia quell'istessa, avanti alla quale il santo Giovinetto
spesso orava; perciò fu dipoi al medesimo s. Benedetto dedicata, la
quale dall' antico nome della vicina piazzetta, si dice in
Piscivola.
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tavola nel Libro IX: Spedale
di S. Gallicano
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Bartolomeo Prossima tappa nell'itinerario del VI giorno: Chiesa di S. Salvatore a
Ponte Rotto |