| Collegio Germanico (Libro IX) (Pianta C2) (IV giorno) (Vista C6) (Rione Sant'Eustachio)
 In questa pagina: 
Tavola di Giuseppe Vasi
 Com'è oggi
 Dentro S. Apollinare e nel Collegio Germanico
 Palazzo Altemps
 Tor Sanguigna
 Palazzo Baldassini
 
 La Tavola (No. 164)
 
 
        La chiesa di S. Apollinare 
      e il palazzo erano appena stati quasi interamente rifatti da Ferdinando Fuga 
    quando Vasi li rappresentò nella sua tavola. 
La vista è presa dal punto segnato in verde nella pianta del 1748, sotto.
 Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Palazzo Altemps; 
2) Strada che porta in Via dell'Orso; 3) Strada che mena a S. 
      Agostino.
 La piantina riporta anche il 4) Collegio Germanico; 5) S. Apollinare; 
      6) Tor Sanguigna; 7) Palazzo Baldassini.
 La linea tratteggiata indica il confine tra Rione Ponte (a sinistra), Sant'Eustachio 
(parte inferiore della pianta) e Rione Campo Marzio (in alto).
 
 
          Oggi
 
        Il Collegio Germanico ha perso le sue proporzioni per l'aggiunta di un piano.
Anche l'orologio in cima è disegno di scarso valore. Nel tardo XVIII secolo il Collegio
Germanico fu ingrandito con un nuovo edificio vicino a  S. Luigi dei Francesi.
      
 
 Dentro S. Apollinare e nel Collegio Germanico
 
      
  S. Apollinare conserva alcune opere d'arte della vecchia chiesa, risistemate 
nelle nuove cappelle. La statua di San Francesco Saverio (Xavier) è un bel lavoro 
di Pierre Legros. Il granchio di metallo ai piedi del santo è un riferimento a un episodio 
dei suoi viaggi nel 
lontano Oriente: San Francesco perse un crocifisso in mare durante una tempesta  ed il 
granchio glielo riportò (la statua era completata da un crocifisso in legno retto da
 San Francesco) .
 
 Il Collegio Germanico ha diversi cortili, in uno dei quali c'è una fontana Barocca 
della scuola del Bernini. Il Collegio Germanico ha anche un'altra fontana che si può vedere 
nella pagina dedicata alle fontane nei giardini 
di Roma.
 
 Palazzo Altemps
 
 
       
 
   Palazzo Altemps ospita oggi una parte del Museo Nazionale Romano, ma le memorie 
della vita e della tragedia del Cardinal Altemps, nipote di papa Pio 
    IV e legato alla famiglia dei Medici di Firenze, sono ancora qui. 
      Il figlio del Cardinal Altemps fu mandato a morte da Sisto V. Invano il vecchio 
padre invocò la pietà del papa gettandosi ai piedi di Sisto V. Per l'anima del figlio costruì 
una cappella in Santa Maria in Trastevere 
     in onore della Madonna della Clemenza. 
Ma Palazzo Altemps è anche una dimostrazione della ricchezza e del gusto sofisticato 
del  Cardinale: il capro rampante degli Altemps è dappertutto, insieme con gli stemmi dei papi 
Medici, Pio IV (a sinistra) e Leone XI (a destra). Guardando più da vicino si riconosce da dove 
è stato preso lo sfondo di questa pagina.
 Nota: Molte delle statue Romane nel museo furono "completate" da 
 Gian Lorenzo Bernini e Alessandro Algardi.
 
 Tor Sanguigna
 
 
        Il nome di questa torre medievale non è associato ad eventi sanguinosi ma è dovuto al 
nome dei proprietari, la famiglia Sanguigni. La torre rivela una struttura 
fatta di strati di mattoni e di strati di piccoli blocchi di tufo. I Sanguigni 
avevano abbellito la vecchia chiesa di S. Apollinare, ma quando essa fu ricostruita 
 nel  XVIII la famiglia si era estinta e questi abbellimenti andarono perduti. Il palazzo 
di fronte alla torre ha una delle più belle madonnelle di Roma, 
del XVIII secolo. 
      
 Palazzo Baldassini
 
  
 Palazzo Baldassini era citato in quella che è considerata la prima descrizione 
dettagliata di Roma inascimentale e Barocca, lo Studio 
      di Pittura, Scoltura et Architettura di Filippo Titi, del 1674, 
ma fu dimenticato nella maggior parte delle guide che seguirono. In parte ciò è dovuto 
alla strettezza della strada che non permette una vista appropriata del palazzo, disegnato 
da  Antonio da Sangallo per Melchiorre Baldassini, un consigliere di Leone X. 
Il cortile ha una bella loggia, tipica degli edifici rinascimentali.
 
 Brano dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:
 
 
 
        
          | Collegio 
            Germanico, e chiesa di s. ApollinareDa Adriano I. fu 
            eretta questa l’anno 772. per abolire il nome di Apolline, che quivi 
            aveva il tempio. Ottenuta poi da s. Ignazio di Lojola l'anno 1552. 
            insieme col palazzo del Card. Pietro di Luna, già Antipapa, vi 
            stabilì il collegio che poi da Gregorio XIII. fu provveduto di 
            sufficienti entrate per lo mantenimento di cento alunni, che devono 
            essere tutti Tedeschi. Da Benedetto XIV. fu fatta di nuovo la 
            chiesa, ed il collegio con disegno del Cav. Fuga. Nel portico si 
            venera la immagine della ss. Vergine, che era nell' antico portico, 
            ed il battesimo di Gesù Cristo è opera di Gaetano Lapis. La volta 
            della chiesa dipinta da Stefano Pozzi, ed il quadro nell' altare 
            maggiore tutto ornato di preziosi marmi, e metalli dorati è di 
            Ercole Ferrari Bolognese. La statua di s. Francesco Saverio è di 
            Monsù le Gros, ed il s. Ignazio incontro di Carlo Melchion; il s. 
            Giovanni Nepomiceno è di Placido Costanzi, ed il quadro incontro di 
            Niccolò Ricciolini; quello nella sagrestia è Niccolò Bonito, e le 
            pitture nella volta di Corrado Giaquinto.
 Palazzo 
            AltempsIncontro alla riferita chiesa è questo palazzo 
            adorno di statue, busti, e colonne di porfido, e di giallo antico; 
            ma il maggior ornamento è la cappella domestica ornata similmente di 
            marmi, e pitture, in cui fra le altre reliquie si conserva il corpo 
            di s. Aniceto Papa cavato dalle catacombe di s. Sebastiano, in tempo 
            di Clem. VIII. il quale lo donò a questa nobilissima famiglia; che 
            perciò vi celebra ogni anno la festa, e l'ottava con pubblica 
            solennità. Corrisponde questo palazzo in due altre piazze, una, che 
            dicesi di Torresanguigna, 
            e l'altra piazza Fiammetta, e vi sì vedono due nobilissimi palazzi 
            uno de' Sagripanti, già Corsini, con disegno di Bramante, ed altro 
            di Sampieri.
 
 |  Prossima
tavola nel Libro IX: Collegio di Propaganda 
      Fide
 Prossima tappa nell'itinerario del IV giorno: Chiesa di S. Simeone 
      Profeta
 Prossima tappa in Rione Sant'Eustachio: S. Salvatore alle 
      Coppelle
 |