S. Maria in Vallicella (Libro VII) (Pianta C2) (IV giorno)

In questa pagina:
Tavola di Giuseppe Vasi
Com'è oggi
S. Maria in Vallicella
Oratorio dei Filippini
Piazza dell'Orologio
Palazzo di Sora

La Tavola (No. 137)


E' anche conosciuta come Chiesa Nuova, sebbene sia stata costruita nel 1605 e molte altre chiese siano state costruite dopo. Vallicella significa "piccola valle": oggi non è possibile accorgersene  ma la chiesa è realmente vicno ad un piccolo colle (Monte Giordano). La vista è presa dal punto segnato in verde nella piantina del 1748, sotto. Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Oratorio dei Filippini; 2) Palazzo Sforza Cesarini. La piantina riporta anche 3) Piazza dell'Orologio; 4) S. Maria in Vallicella; Palazzo di Sora.


Oggi


La piazza di fronte alla chiesa è oggi attraversata da Corso Vittorio Emanuele. Una recente riprogettazione della piazza tiene le auto distanti dal monumento. Una fontana bassa fu spostata qui nel 1924 da Campo di Fiori.

La Chiesa

La chiesa fu costruita da S. Filippo Neri a spese del Cardinal Cesi, pertanto non è possibile ravvisare alcuno stemma di papa o simbolo araldico nella sobria facciata di Fausto Rughesi. Puoi ammirare il bel soffitto della chiesa in una pagina che tratta dei soffitti di molte chiese Romane.

Il Monastero

Il Monastero o Oratorio dei Filippini è un'altra opera del Borromini chiaramente ammirata da Vasi. Le sofisticate linee curve che piacevano così tanto a Borromini animano la solita e tuttavia complessa facciata.

Particolari

Come in tutte le opere del Borromini l'attenzione per i particolari è altissima. La finestra principale è oggetto di una  prodiga decorazione. La torre sul retro (Piazza dell'Orologio) si staglia con le sue curve nel cielo invernale. All'angolo con Via del Governo Vecchio c'è una delle più belle "Madonnelle" del XVIII secolo, di Tommaso e Antonio Bicchierari.



Palazzo di Sora

Palazzo di Sora fu costruito agli inizi del XVI secolo, forse da Donato Bramante. Era considerato una sorta di grammatica architettonica perché le sue finestre riportavano i tre ordini classici.  Sfortunatamente il palazzo sorgeva esattamente dove nel XIX secolo fu aperto Corso Vittorio Emanuele, che congiungeva il Vaticano al Campidoglio.  Solo una metà dell'edificio fu risparmiata: ciò che fu lasciato della facciata originale è oggi uno dei lati corti dell'edificio.

Brano dell'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:


Piazza dell'orologio della chiesa nuova
Tre magnifici palazzi corrispondono su questa piazza, che prende il nome dall'orologio della casa dell'oratorio di s Filippo Neri, eretto con graziosa architettura del Cav. Borromini.
Chiesa di s. Maria in Vallicella, detta nuova
Perchè da s. Filippo Neri fu l'anno 1575. edificata di nuovo e con magnificenza la chiesa, che dicevasi in Vallicella, e anticamente ad puteum album; ancor seguita a dirsi Chiesa Nuova. Fu eseguita col disegno di Martin Lunghi, e poi fu ornata di stucchi dorati e pitture da Pietro da Cortona, il quale dipinse a fresco la volta, la cupola, e la tribuna. Tutte le cappelle sono ornate di marmi, colonne, e pitture insigni; onde ne daremo conto particolare. Il ss. Crocifisso nella prima cappella a destra, è di Scipione Gaetani; il Cristo al sepolcro nell'altra, del Caravaggio; l'Assunzione, del Muziani; lo Spirito santo è di Vincenzo Fiammingo, e l’Assunzione nella quinta cappella, di Aurelio Comi. La coronazione della ss.Vergine nella crociata è del Cav: d'Arpino, e le due statue, di Flaminio Vacca; il s. Carlo nell'altra è di Carlo Maratti, ed il laterali, quello a destra è dello Scaramucci, e quello incontro è di Gio. Bonatti.
Il quadro nell'altare maggiore ove è l'antica immagine di s. Maria in Vallicella è di Pietro Paolo Rubens, di cui sono ancora i due laterali; il tabernacolo adorno di pietre preziose, ed angioli fatti di metallo è disegno di Ciro Ferri. Il san Filippo Neri nella cappella, che siegue, ove si custodisce il corpo del Santo è di Guido Reni, e le altre pitture sono del Pomarancio; il quadro però nell'altra cappella interna, è del Guercino. La Presentazione della ss. Vergine al tempio nella cappella della crociata è di Federico Baroccio, e le due statue, di Gio. Antonio Paracca. La statua di s. Filippo nella nobilissima sagrestia, e il busto di metallo sopra la porta sono insigni opere dell'Algardi, e le pitture nella volta sono del Cortona, il quale dipinse ancora la volta della cappella superiore. La ss. Nunziata nella cappella dopo la sagrestia è del Cav. Passignani, e la Visitazione di s. Elisabetta nell' altra è del Baroccio; in questa cappella s. Filippo spesso celebrava Messa. La Natività del Signore nell'altra cappella è di Durante Alberti; l'adorazione de' Magi è di Cesare Nebbia; e la presentazione al tempio è del Cav. d'Arpino. I1 quadro sopra la porta maggiore è di Monsù Daniele; Gesù Cristo, che scaccia i venditori dal tempio, e l'Arca del testamento, sopra gli archi della nave sono del Peroddi; la Giuditta, e la ss. Concezione sono del suddetto Daniele; Gesù Cristo, che dà le chiavi a s. Pietro, e l’adorazione del vitello sono del Passeri; la Rachele e la Maddalena, di Giuseppe Ghezzi; la manna, e la comunione degli Apostoli, del suddetto Daniele; la creazione di Adamo, ed il giudizio universale del detto Ghezzi; e la creazione degli Angioli, e la caduta di Lucifero, in ovati sono di Lazzaro Baldi.
La nobilissima casa di questi Preti Filippini fu eretta col disegno del Borromini, il quale seppe ritrovarci tutti i comodi con magnificenza, fra' quali il cortile, e la cappella, ovvero oratorio, destinato per le solite orazioni ed esercizi spirituali, ed in alcuni tempi per composizioni sagre cantate in musica. Il quadro dell'altare è del Vanni da Siena, e le pitture nella volta sono del Romanelli. E poi celebre la stanza, in cui abitò e morì s. Filippo Neri, conservandovisi il letto, ed utensilj domestici entro alcuni armarj.
Palazzo di Sora
Nell'uscire dalla descritta chiesa si vede a sinistra questo palazzo colla piccola piazza del medesimo nome. Fu già de' Conti Fieschi eretto col disegno di Bramante Lazzari; ora però lo possiede il Duca di Sora Principe di Piombino.

Prossima tavola nel Libro VII: Chiesa di S. Maria Maddalena
Prossima tappa nell'itinerario del IV giorno: Chiesa di S. Tommaso in Parione