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Casino della Vigna di Papa Giulio III (Libro X) (I giorno) (Vista C4)
In questa pagina:
![]() Papa Giulio III
costruì una bella fontana sulla Via Flaminia all'entrata della sua Villa suburbana
(o, com'era chiamata allora, della sua Vigna, dato che l'edificio principale -
il Casino - era circondato da una grande area coltivata).
Papa Pio IV completò il palazzetto aggiugendo la fontana. Edificio e fontana furono ereditati
dal Cardinal Carlo Borromeo
e alla fine dal Principe Marcantonio Colonna, vincitore di Lepanto.
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La vista sul lato destro è alterata dalla presenza di un edificio che nasconde la visuale su Villa Sinibaldi. La fontana è più danneggiata nella parte inferiore.
Una delle ragioni per cui Papa Giulio III è quasi dimenticato è che Paolo IV confiscò
tutti i possedimenti ai suoi eredi (ed ecco perché Vasi fa riferimento alla
Camera Apostolica). Così noi vediamo lo stemma di Pio IV che lasciò l'edificio
al nipote, il Cardinal Carlo Borromeo. Benedetto XIV restaurò la fontana
ma il suo stemma è veramente di poco pregio.
Il palazzetto a sinistra della fontana fu completato da Pio IV ed è attribuito a Pirro Ligorio. Qui i Colonna misero uno stemma di Martino V, il loro grande papa.
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Villa Giulia, costruita dal Vignola con alcuni suggerimenti di Vasari, Ammannati e Michelangelo, è oggi il Museo Etrusco di Roma. Qui Papa Giulio III trascorse la maggior parte del suo tempo. Sono ancora visibili le ghirlande del suo stemma.

Villa Sinibaldi, costruita nella seconda metà del XVI secolo per il Cardinal Cesi, fu acquistata nel 1800 dagli eredi dell'ultimo Re di Polonia ed è oggi nota come Villa Poniatowski. Giuseppe Valadier diede alla costruzione ed alla loggia in particolare un aspetto neoclassico.

Nel 1686 Papa Innocenzo XI Odescalchi costruì un ingresso formale ad una cappella
in una grotta (arco oscuro). Il rilievo in cima all'arco mostra un'aquila ed
una lampada, entrambi simboli araldici del papa.
Brano dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina: