Monastero delle Religiose Filippine (Libro VIII) (II giorno)

In questa pagina:
 Tavola di Giuseppe Vasi
 Com'è oggi
 Il Monastero
 Torre de' Capocci

La Tavola (No. 158)

Vasi mostra qui un convento femminile che era stato completato nel 1740, e pertanto lo definisce "assai moderno".
La vista è presa dal punto segnato in verde nella piantina del 1748, sotto. Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Prima entrata al monastero; 2) Scalinata dell'entrata principale; 3) Torre di S. Lucia in Selci (Torre de' Capocci).


Oggi

L'edificio vicino a S. Maria Maggiore è oggi sede di un Dipartimento del Ministero delle Finanze e la stradina è sempre intasata di macchine parcheggiate.

Il Monastero

La storia ha lasciato il suo marchio su questo edificio. L'antica iscrizione del convento è sormontata dallo stemma della famiglia Reale Italiana, mentre sui pilastri dell'entrata sotto i simboli religiosi si possono vedere i fasci (raschiati) e un'aquila del periodo Fascista.

San Gimignano?

Durante il Medioevo la vita era così piena di minacce che le torri di difesa (questa apparteneva alla famiglia Capocci) dentro la città era perfettamente comuni. A Roma, diversamente che a San Gimignano, solo alcune si sono salvate. Al tempo di Vasi la torre era parte del Monastero di S. Lucia in Selci.

Brano dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:


Monastero delle Filippine
Fu questo altrove eretto sotto Urbano VIII. per custodirvi le povere zittelle sotto la protezione di s. Filippo Neri; ma essendo nel 1740. fatto quivi il nuovo monastero, invece di povere donzelle, vi sono delle religiose sotto la regola di s. Agostino.

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