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Fontane
· II parte ·
le fontanelle
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via della Posta Vecchia
fontanella datata 1872
I "NASONI"
SECOLI XIX E XX


Nel corso della seconda metà del XIX secolo, dopo la presa della città ad opera delle truppe italiane (1870), la popolazione cominciò a crescere a ritmo vertiginoso, anche perché molti immigrati si riversavano a Roma da altre parti d'Italia. La conseguenza fu che alcuni quartieri suburbani, fino ad allora a malapena popolati, nell'arco di qualche decennio si estesero in misura davvero notevole. All'inizio fu realizzata qualche fontana di taglio tradizionale, come quella mostrata qui a sinistra, ma la vera svolta si ebbe nel 1874.
In quell'anno, fra le altre opere pubbliche, il comune fece collocare un certo numero di fontanelle di nuovo tipo nei quartieri nuovi, così come in quelli centrali preesistenti. Ovviamente non erano più l'opera di un artista, ma prodotte in serie, fatte di ghisa, un materiale povero a paragone della pietra o del marmo, ma pratico e resistente. Queste fontanelle avevano la forma a cilindro, alte circa 120 cm, con bocchette a forma di testa di drago, ma non avevano più la vaschetta; infatti ora il loro scopo principale era di coprire i bisogni della popolazione (provviste di acqua potabile, per cucinare, lavare, ecc.). Il tempo dei vecchi beveratori era definitivamente tramontato.
via delle Tre Cannelle
uno degli esemplari più antichi
Durante il XX secolo, di tanto in tanto si produssero altre fontanelle di questo tipo, per aumentarne il numero.
via delle Tre Cannelle
la bocchetta originale a forma di drago

Il loro disegno venne leggermente semplificato, e in particolare la bocchetta decorata fu rimpiazzata da un cannello metallico liscio. La forma di quest'ultimo spiega il soprannome di nasoni che fu dato a tali fontanelle.

Sfortunatamente quelle originali sono andate facendosi sempre più rare, perché rimosse oppure sostituite da esemplari nuovi.

piazza della Rotonda
il vecchio nasone presso il Pantheon

via *******
un nasone moderno
Fra i nasoni più vecchi ancora in sede è quello in piazza della Rotonda, che orgogliosamente occupa la sua posizione a solo un paio di metri dalla bella fontana rinascimentale che guarda verso il Pantheon. In origine aveva tre bocchette, ma una ne è andata perduta.
Una fontanella simile, con tutte e tre le bocchette ancora al loro posto, si trova ai piedi del colle Quirinale, in via delle Tre Cannelle, un nome che fa riferimento a una fontana ben più grande appunto con tre cannelle, che una volta sorgeva su questo stesso sito, ma di cui si è persa ogni traccia.

un nasone moderno

via delle Tre Cannelle
il vecchio "trucco" per bere dai nasoni
La bocchetta di tutti i nasoni, tanto di quelli vecchi quanto dei moderni, ha un foro sulla parte superiore dal quale, ostruendo con un dito il flusso dell'acqua, quest'ultima zampilla verso l'alto: in questo modo bere non è solamente assai facile ma anche igienico. Ma fra coloro che vengono da fuori, non sono poi molti quelli a conoscenza di questo semplice "trucco": si vedono molti visitatori affannarsi nelle pose più scomode nel tentativo di raggiungere la bocchetta, in effetti piuttosto bassa.

Sebbene la ghisa sia un materiale che sotto il sole si scalda subito, l'acqua che esce da queste fontanelle è costantemente fresca, perché scorre in continuazione; specialmente nella stagione calda, il refrigerio che offrono i molti nasoni è assai gradito tanto ai romani che ai turisti.
Nei primi anni '80 l'inevitabile spreco d'acqua che comportano venne preso in considerazione dall'amministrazione comunale, che decise di applicare a quasi tutte queste fontanelle un rubinetto. Ad alcune toccò una manopola rotonda, ad altre un nuovo cannello di ottone provvisto di pulsante (montato più in alto di quello vecchio, che a volte veniva rimosso). Tali dispositivi improvvisati ridussero moltissimo il consumo, ma oltre ad essere piuttosto antiestetici, l'acqua, non più corrente, non era più nemmeno fresca, e d'estate persino tiepida a causa delle parti metalliche surriscaldate. Inoltre questi dispositivi dovevano essere manipolati mentre si beveva, ciò che la gente proprio non gradiva, e il cannello non aveva più nemmeno il pratico foro sul dorso. Comunque, a causa della scarsa qualità del loro meccanismo, e anche dell'inarrestabile attività dei vandali, non più di un paio d'anni dopo il montaggio dei rubinetti, da molte fontanelle l'acqua fluiva di nuovo liberamente.
Anche in seguito allo scontento popolare, il comune decise di rinunciare al progetto, e liberare i nasoni dall'odioso dispositivo; ancora se ne vedono in giro, ma sono rari, mentre alla maggior parte delle fontanelle, al posto dei rubinetti smontati, è rimasto un buco vuoto.
vicolo di S.Celso
un nasone a cui è rimasto
il cannello supplementare, ma
senza più il "naso" originale






PARTE I
FONTANE ANTICHE

II PARTE
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II PARTE
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II PARTE
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PARTE III
LE FONTANE



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