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ONORIO IV
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Il successore di Martino IV fu eletto con sorprendente rapidità dal collegio dei cardinali riunito a Perugia; l'affrancamento della Chiesa dal lungo protettorato di Carlo d'Angiò si fece immediatamente sentire. Il 2 aprile del 1285 fu eletto il romano Jacopo Savelli, cardinale di S. Maria in Cosmedin, che fu consacrato a Roma il 20 maggio col nome di Onorio IV.
Il nuovo pontefice, nato verso il 1210, era figlio del senatore Luca Savelli e di Giovanna
Aldobrandeschi, dei conti di Santafiora, e fratello di Pandolfo Savelli, che nell'anno della
sua elezione era senatore insieme ad Annibaldo. Appena eletto, i Romani gli affidarono la
carica senatoria a vita, che egli trasferì al fratello Pandolfo. Due fratelli pertanto
reggevano le più alte cariche di Roma; tutti e due anziani e malandati, tanto che di Onorio,
sofferente di artrite,
si dice che non riusciva più a reggersi in piedi e che, quando celebrava la messa,
si serviva di un congegno meccanico di sua invenzione per sollevare l'ostia.
Lo spirito comunque era ancora vivo e tale da assicurare alla famiglia Savelli un periodo d'incontrastato dominio; peraltro il papa s'impegnò nel restituire la pace allo Stato della Chiesa e risolvere la questione siciliana.
Approvò l'ordine dei carmelitani e quello degli eremiti di Sant'Agostino. Non aveva compiuto particolari imprese, e in pratica era riuscito solo a stabilire una sovranità totale per la propria famiglia, aumentandone le proprietà. I Savelli, già padroni dei monti Latini e del territorio di Civitacastellana, ereditarono dal papa il palazzo e la rocca sull'Aventino, nonché un altro palazzo con diverse torri nel rione Parione. Onorio IV fu sepolto in Vaticano, ma Paolo III provvide a trasportarne le spoglie nella chiesa di Aracoeli, vicino a quelle della madre. |