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S. Sabba Abate (Libro III) (Pianta C4) (V giorno)
In questa pagina: ![]() S. Sabba (oggi S. Saba) fu per molto tempo l'unica costruzione su questa sommità dell'Aventino e finì per dare il suo nome a tutta l'area circostante. La vista è presa dal punto segnato in verde nella piantina del 1748, sotto. Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Monastero e chiesa di S. Saba; 2) Portico esterno; 3) Sarcofago nel portico interno della chiesa (non indicato nella piantina). La piantina riporta anche 3) Rovine delle Mura Serviane. ![]() ![]()
![]() La strada che porta alla chiesa è la stessa dei tempi andati. Attorno alla chiesa c'è oggi un pacifico gruppo di case e villette. Fate una passeggiata per S. Saba. La Chiesa
![]() La chiesa è molto antica, ma fu quasi interamente ricostruita nel XV secolo
dal Cardinal Piccolomini che divenne Papa Pio II. Il suo stemma è sullo sfondo della pagina.
Il portale conserva un'iscrizione e un mosaico del tardo XII secolo.
(clicca Qui
per sapere tutto sulla chiesa di S. Saba)
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Vasi mostra un sarcofago sul lato destro della tavola ma spiega che è nel portico.
Ancor oggi è lì: rappresenta un matrimonio. Sul lato uno strano animale di origine
orientale. La decorazione del sarcofago è chiamata strigilato
per la sua forma di strigilis, attrezzo usato dai Romani dopo gli esercizi o i massaggi
per togliere il sudore o l'olio.
![]() Roma Antica aveva tre cerchia di Mura: a) quelle costruite quando Roma fu fondata da Romolo il 21 Aprile 753 a.C. e che furono più tardi incorporate nei palazzi del Palatino; b) le Mura Serviane, costruite da Servio Tullio sesto re di Roma ma più probabilmente durante l'Età Repubblicana nel IV secolo a.C., che circondavano i sette colli di Roma; c) le Mura Aureliane costruite nel 275 d.C. dall'Imperatore Aureliano e in gran parte tuttora esistenti. La valle tra le due sommità dell'Aventino conserva uno dei due tratti rimanenti delle Mura Serviane. Questa sezione fu probabilmente restaurata nel I secolo a.C. durante un periodo di lotte civili. Il muro mostra l'apertura arcuata di una stanza di balista dalla quale venivano lanciate pietre sugli assalitori. Queste mura erano vicine a Porta Rudusculana. Passo scelto dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:
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