S. Sabba Abate (Libro III) (Pianta C4) (V giorno)

In questa pagina:
Tavola di Giuseppe Vasi
Com'è oggi
S. Saba
Il sarcofago
Rovine delle Mura Serviane

La Tavola (No. 57)


S. Sabba (oggi S. Saba) fu per molto tempo l'unica costruzione su questa sommità dell'Aventino e finì per dare il suo nome a tutta l'area circostante.
La vista è presa dal punto segnato in verde nella piantina del 1748, sotto.
Nella descrizione relativa alla tavola Vasi faceva riferimento a: 1) Monastero e chiesa di S. Saba; 2) Portico esterno; 3) Sarcofago nel portico interno della chiesa (non indicato nella piantina). La piantina riporta anche 3) Rovine delle Mura Serviane.


Oggi


La strada che porta alla chiesa è la stessa dei tempi andati. Attorno alla chiesa c'è oggi un pacifico gruppo di case e villette. Fate una passeggiata per S. Saba.

La Chiesa

La chiesa è molto antica, ma fu quasi interamente ricostruita nel XV secolo dal Cardinal Piccolomini che divenne Papa Pio II. Il suo stemma è sullo sfondo della pagina. Il portale conserva un'iscrizione e un mosaico del tardo XII secolo. (clicca Qui per sapere tutto sulla chiesa di S. Saba)

Il Sarcofago

Vasi mostra un sarcofago sul lato destro della tavola ma spiega che è nel portico. Ancor oggi è lì: rappresenta un matrimonio. Sul lato uno strano animale di origine orientale. La decorazione del sarcofago è chiamata strigilato per la sua forma di strigilis, attrezzo usato dai Romani dopo gli esercizi o i massaggi per togliere il sudore o l'olio.

Rovine delle Mura Serviane


Roma Antica aveva tre cerchia di Mura: a) quelle costruite quando Roma fu fondata da Romolo il 21 Aprile 753 a.C. e che furono più tardi incorporate nei palazzi del Palatino; b) le Mura Serviane, costruite da Servio Tullio sesto re di Roma ma più probabilmente durante l'Età Repubblicana nel IV secolo a.C., che circondavano i sette colli di Roma; c) le Mura Aureliane costruite nel 275 d.C. dall'Imperatore Aureliano e in gran parte tuttora esistenti.
La valle tra le due sommità dell'Aventino conserva uno dei due tratti rimanenti delle Mura Serviane. Questa sezione fu probabilmente restaurata nel I secolo a.C. durante un periodo di lotte civili. Il muro mostra l'apertura arcuata di una stanza di balista dalla quale venivano lanciate pietre sugli assalitori.
Queste mura erano vicine a Porta Rudusculana.

Passo scelto dall'Itinerario di Giuseppe Vasi del 1761 relativo a questa pagina:


Chiesa e Monastero di s. Sabba Abate
Fu questa col monastero data a monaci Greci de' quali nell'anno 772. fu creato Papa Adriano I. ma poi mancando i Greci, fu eretta in commenda, e finalmente da Gregorio XIII. fu unita al collegio Germanico in s. Apollinare. Nel portico di questa evvi un sarcofago antico, che si crede essere stato di Tito, o di Vespasiano Imperatore.
Quivi appresso fu la cella nuova di s. Silvia madre di s. Gregorio Magno, e di quì mandava per cibo al suo figliuolo in ogni giorno, mentre era monaco, come dicemmo, nel clivo di Scauro una scodella di legumi macerati nell'acqua.

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