|
Imperatori
di Roma > da
Costantino a Graziano > Magnenzio - Nepoziano
- Vetranione - Silvano
Magnenzio u. 350 -
353
Ambionis, Amiens ca. 303
Flavius Magnus Magnentius
Sposato con: Giustina (poi moglie di Valentiniano
I)
Generale di Costante, facendosi interprete del malumore dei ceti
medio-bassi gallici, dichiarò decaduto il suo imperatore ad Augustodunum
(Autun) il 18 febbraio 350. Fu riconosciuto nelle Gallie, Britannia,
Spagna, Africa e Italia ma le legioni illiriche proclamarono imperatore il
comandante della cavalleria Vetranione. Cercò un accordo con l'anziano
generale ma invano perché nel frattempo Costanzo II lo convinse a
ritirarsi. Intanto a Roma veniva eletto Nepoziano che fu ucciso dopo meno
di un mese da Marcellino, suo comandante generale, M. fu poi
definitivamente attaccato da Costanzo II e sconfitto il 28 settembre 351
nella grande battaglia di Mursa (Osijek) in Pannonia e poi definitivamente
nell'agosto 353 a Monte Seleuco nelle Alpi Cozie, rifugiatosi a Lione si
suicidò e stessa cosa fece il fratello Decenzio nominato cesare.
Nepoziano giugno
350
Flavius Popilius Nepotianus
Figlio di
una sorellastra di Costantino, fu eletto il 3 giugno del 350 a Roma in
opposizione a Magnenzio, fu affrontato e ucciso a Roma il 30 giugno dello
stesso anno dal comandante generale di Magnenzio Marcellino.
Vetranione u. 350
Vetranio
Fu proclamato il 1 marzo 350
dalle legioni illiriche in contrapposizione a Magnenzio che aveva deposto
e ucciso Costante. Costanzo II, legittimo successore, fece fallire le
trattative tra Magnenzio e V. inducendo quest'ultimo a rinunciare alla
porpora e a ritirarsi nell'Illirico, morì poi nel 356.
Silvano u. ago./ott. 355
Claudius Silvanus
Di
origine franca, era ufficiale di Magnenzio; prima della battaglia di Mursa
del 28 ottobre 351 combattuta contro Costanzo II, abbandonò il suo
comandante per quest'ultimo che lo pose a capo della cavalleria. Inviato
in Gallia nel 352 - 353 per fermare le incursioni barbariche, fu coinvolto
in alcune oscure manovre e per salvarsi da possibili condanne si fece
nominare augusto a Colonia l'11 agosto del 355 ma venne eliminato dai
soldati dopo pochi mesi.
|