La via Appia: il sistema viario
(riferimento cronologico: 343 - 290 a.C.)

Durante la seconda guerra sannitica, nel 312 a.C., Appio Claudio il Censore aveva dato avvio alla costruzione della prima grande strada romana, la via Appia.

La grande arteria, la prima di un sistema viario che fu determinante nel processo di espansione romana, collegava inizialmente Roma a Capua, per poi proseguire verso Benevento (268 a.C.).

La via Appia verrà estesa successivamente fino a Brindisi collegando di fatto il mar Tirreno con il mare Adriatico. A lavori completati, nel 190 a.C., la grande strada romana era lunga 530 Km e permetteva alla legioni di raggiungere il mare Adriatico in una ventina di giorni.

Questa strada venne costruita per ragioni militari, ma anche per collegare le nuove colonie che Roma andava insediando nell'Italia meridionale.

Più avanti nel tempo, la grande arteria assunse valore sotto l'aspetto commerciale.

La via Appia, fu la prima delle grandi strade romane che vennero costruite con tecniche innovative e che rappresentarono dei veri capolavori di ingegneria.

Queste strade venivano costruite in una posizione rialzata così da permettere un buon controllo del territorio circostante, rendendole in questo modo meno rischiosa rispetto agli assalti di banditi oppure di eserciti nemici.

Tendenzialmente seguivano una linea retta e gli ostacoli naturali venivano superati con ponti e terrapieni.

Il primo tratto della via Appia collegava Roma, in corrispondenza della Porta Capena, nelle mura "serviane", alla colonia di Terracina con un rettilineo lungo 90 Km.

La costruzione avveniva con uno scavo nel terreno che poi veniva riempito con vari strati di materiale ricavato sul posto. L'ultimo strato era costituito dal selciato che veniva sistemato in modo da consentire lo scolo sui lati dell'acqua piovana.

I vari strati assicuravano un buon drenaggio, rendendo le strade praticabili anche in caso di abbondanti piogge.

La parola strada deriva proprio da strato (stratum).

Le misure di una strada erano stabilite per legge: 2,33 metri nei rettilinei e 4,66 nelle curve. Tali misure dovevano consentire il passaggio contemporaneo di due carri che procedevano in direzioni opposte.

La lunghezza era indicata dalle pietre miliari poste ai lati della strada.

Sul terreno circostante la via Appia, definita "Regina Viarum" (regina di tutte le strade), vennero costruiti monumenti sepolcrali, i "mausolei" e importanti ville.

Divenne anche famosa per i numerosi ritrovamenti di catacombe, i sepolcri dei primi cristiani.

Appio Claudio il Censore, avviò anche la costruzione del primo acquedotto romano, l'acquedotto Appio che portava a Roma quell'acqua che prese da lui il nome: Acqua Appia.


Ciò che oggi resta di Porta Capena, dalla quale partiva la via Appia.

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