Sin dalle sue origini Roma è sempre
stata suddivisa in quartieri.
La notevole estensione della città rendeva questi distretti amministrativi
dell'area urbana quasi dei piccoli centri individuali, ciascuno con le proprie
caratteristiche e la propria atmosfera.
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Le pagine che seguono sono un tentativo di presentare i
rioni tracciandone le principali note storiche e i loro maggiori elementi di
interesse, con varie notizie insolite, leggende, ed altri dati meno
conosciuti. |
Al momento sono disponibili
solo i primi quattordici rioni (i più antichi); i rimanenti otto verranno
aggiunti appena possibile.
Al fine di localizzare più facilmente i luoghi descritti, spostando il cursore
del mouse sulle rispettive immagini appariranno i nomi delle vie o piazze dove
si trovano i soggetti fotografati, mentre la posizione nell'area del rione di
tutto ciò che viene descritto nel testo è mostrata a mezzo di piantine.
Per un'introduzione generale ai rioni di Roma scorrete semplicemente la pagina,
oppure cliccate qui.
In ultimo, una breve nota sulla scelta dello sfondo di queste pagine: mostra il tipico lastricato cittadino, vagamente somigliante al basolato più largo ed irregolare in uso nell'antica Roma. Questi prismi di basalto sono localmente detti sampietrini da quando furono adottati la prima volta per la pavimentazione di piazza S. Pietro, verso la metà del XVI secolo. Da allora in poi sono stati utilizzati pressoché in ogni angolo della città. |
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INDICE DEI RIONI
(mappa cliccabile)
disponibili:
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NOTE GENERALI SUI RIONI
Il nucleo storico di
Roma è ripartito in 22 rioni. |
REGIONE |
NOME DI RIFERIMENTO |
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Regio I |
Porta Capena (la porta più meridionale delle Mura Serviane) |
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Regio II |
Caelimontium (il Colle Celio e le sue alture minori) |
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Regio III |
Isis et Serapis (divinità egizie a cui erano dedicati due famosi templi) |
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Regio IV |
Templum Pacis |
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Regio V |
Esquiliae (cioè "al di fuori dell'area edificata") |
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Regio VI |
Alta Semita |
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Regio VII |
Via Lata (antico nome del tratto urbano di via Flaminia) |
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Regio VIII |
Forum Romanum vel Magnum |
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Regio IX |
Circus Flaminius |
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Regio X |
Palatium |
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Regio XI |
Circus Maximus |
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Regio XII |
Piscina Publica |
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Regio XIII |
Aventinus |
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Regio XIV |
Transtyberim (la riva occidentale del Tevere) |
Il grande incendio del 64 e uno successivo sedici anni dopo distrussero molte regiones, e una buona parte della città dovette essere ricostruita. Ulteriori distruzioni e modifiche la città le subì nell'alto Medioevo, con le guerre gotiche e le invasioni barbariche. Nonostante i cambiamenti, per diversi secoli la suddivisione originale di Augusto non venne ufficialmente a decadere, sebbene l'amministrazione cittadina non fosse più basata sulle regioni come una volta.
Nel 1144 i Senatori, che a quei tempi governavano Roma, decretarono un riordinamento del territorio urbano abitato (assai più esiguo che nei tempi precedenti) in 12 parti, ancora chiamate regiones nei documenti ufficiali, ma che non comprendevano più l'Isola Tiberina né alcuna area sulla riva occidentale del fiume. Infatti Trastevere - "al di là del Tevere" - rientrò a far parte del territorio urbano solo nei primi anni del XIV secolo.
Non si trova ancora
traccia della suddivisione nei celebri Mirabilia Urbis Romae,
elenco-guida delle cose notabili della città, compilata in latino verso la
metà del XII secolo. Invece compare in Le miracole de Roma,
in pratica la traduzione in volgare della detta guida, ma con alcune aggiunte,
redatta nel secolo successivo:
Ma un catalogo delle
chiese di Roma compilato nel tardo '300, che ancora una volta riporta i
nomi dei rioni, chiaramente rivela come a quel tempo fosse sopravvenuto un
cambiamento, e lo si vede nella tabella seguente.
Questo testo
comincia con le parole:
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« Nella città vi sono tredici Regiones
che, con un vocabolo corrotto e popolare sono dette Rioni. Di queste
la prima è Regio Montium et Biberate. (cfr. la tabella che segue). Quindi, nonostante le modifiche, l'uso di riportare oltre al nome del rione anche una caratteristica saliente del luogo venne conservato ancora per un certo tempo. Spesso tale riferimento aggiuntivo era la chiesa principale del rione. Confrontando i nomi originali
(qui mostrati nella colonna di sinistra) con quelli attuali (colonna destra),
possiamo concludere che nel tempo ha avuto luogo un certo riordinamento della
serie, ma solo il quarto rione, ora chiamato Campo Marzio, è stato
rinominato: la quasi totalità dei nomi moderni sono il chiaro riflesso di
quelli antichi. Vengono brevemente trattati in ciascuna delle pagine
individuali dei rioni. |
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DEI MEDESIMI 13 RIONI
I. Monti |
Oltre due secoli dopo, alla fine del 1500, anche Borgo - in origine chiamato Città Leonina perché già racchiuso da una cinta muraria sin dai tempi di papa Leone IV (847-855) - entrò ufficialmente a far parte del territorio urbano di Roma, divenendone il 14º rione.
Nel 1743 papa Benedetto XIV riorganizzò i 14 rioni: uno dei criteri per la loro definizione fu di avere un'uguale distribuzione di popolazione, a quel tempo concentrata vicino al fiume. Questo spiega perché la superficie dei rioni è così differente. Benedetto XIV demarcò i perimetri con un certo numero di targhe di marmo, distribuite lungo le strade a pubblica segnalazione dei nuovi confini. La maggior parte di queste targhe sono ancora al loro posto, poiché da allora i rioni "storici" sono cambiati assai poco, e si possono ancora vedere su molti palazzi antichi. Alcune di esse sono state ripulite e restaurate, mentre altre mostrano pesanti segni della loro età. I rioni furono identificati da iscrizioni collocate al
confine tra due rioni: compaiono sempre a coppie sui lati di una strada. Dove
c'è una sola iscrizione significa che l'edificio sul lato opposto è moderno.
Le cornici delle iscrizioni ricalcano uno schema dell'Antica Roma. Oltre che
con un numero e un nome i rioni furono identificati anche con un simbolo,
una sorta di stemma. |
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Rione | Correspondente a | Romana Regio | Correspondente a |
I-Monti | II-Caelimontium III-Isis et Serapis IV-Templum Pacis V-Esquiliae VI-Alta Semita (in parte) |
I-Porta Capena | X-Campitelli (in parte) |
II-Trevi | VI-Alta Semita (in parte) VII-Via Lata (in parte) |
II-Caelimontium | I-Monti (in parte) |
III-Colonna | VI-Alta Semita (in parte) VII-Via Lata (in parte) IX-Circus Flaminius (in parte) |
III-Isis et Serapis | I-Monti (in parte) |
IV-Campo Marzio | VII-Via Lata (in parte) IX-Circus Flaminius (in parte) |
IV-Templum Pacis | I-Monti (in parte) |
V-Ponte | IX-Circus Flaminius (in parte) | V-Esquiliae | I-Monti (in parte) |
VI-Parione | IX-Circus Flaminius (in parte) | VI-Alta Semita | I-Monti (in parte) II-Trevi (in parte) III-Colonna (in parte) |
VII-Regola | IX-Circus Flaminius (in parte) | VII-Via Lata | II-Trevi (in parte) III-Colonna (in parte) IV-Campo Marzio (in parte) |
VIII-Sant'Eustachio | IX-Circus Flaminius (in parte) | VIII-Forum Romanum | X-Campitelli (in parte) |
IX-Pigna | IX-Circus Flaminius (in parte) | IX-Circus Flaminius | II-Trevi (in parte) III-Colonna (in parte) IV-Campo Marzio (in parte) V-Ponte VI-Parione VII-Regola VIII-Sant'Eustachio IX- Pigna XI-Sant'Angelo |
X-Campitelli | I-Porta
Capena VIII-Forum Romanum X-Palatium |
X-Palatium | X-Campitelli (in parte) |
XI-Sant'Angelo | IX-Circus Flaminius (in parte) | XI-Circus Maximus | XII-Ripa (in part) |
XII-Ripa | XI-Circus
Maximus XII-Piscina Publica XIII-Aventinus |
XII-Piscina Publica | XII-Ripa (in part) |
XIII-Trastevere | XIV-Transtiberim | XIII-Aventinus | XII-Ripa (in part) |
XIV-Borgo | Fuori delle mura dell'Antica Roma | XIV-Transtiberim | XIII-Trastevere |
Nel 1798, quando Roma fu occupata dalle truppe di
Napoleone, la denominazione delle divisioni amministrative in cui la
città era ripartita da Rioni mutò in Sezioni; anche i loro nomi, e per
alcune l'estensione, furono modificati come dalla seguente
tabella.
Terminata l'occupazione, nel 1814, fu ripristinata la vecchia divisione in quattordici rioni. |
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2 colori: rioni nati da altri più vecchi
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Nel 1874 il rione più esteso, Monti, fu diviso in due metà: la parte più
antica (l'occidentale) mantenne il vecchio nome, mentre la parte orientale
divenne il 15º rione, Esquilino. Qualche anno dopo altre aree
nord-occidentali della città vennero dichiarate rioni: Pinciano, Ludovisi e
Castro Pretorio. Nel
1921 ancora altri ne furono creati nell'area meridionale di Roma accorciando
rioni più antichi ed estesi; i rioni passarono da 14 a 22: |
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Nonostante la crescita della Roma moderna (dagli anni '20 la superficie della città è più che triplicata), nessun'altra zona urbana fu investita del titolo di rione: la parte di città che circonda il nucleo storico venne divisa in quartieri, il cui numero è salito a 35, e in suburbi, attualmente 6, nella periferia cittadina in continua espansione. |
Per completezza, la mappa che segue mostra l'intera estensione del comune; la tabella contiene la lista dei quartieri, situati appena all'esterno del nucleo storico, e dei suburbi, un po' più lontani dal centro. Le aree più periferiche sono divise in zone.
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Oggi (2004) Roma è divisa in 20 municipalità: la prima comprende tutti i rioni storici con l'eccezione di Borgo.
In passato, il senso di appartenenza al proprio rione era sentito in maniera forte dai rispettivi abitanti: era infatti il contesto dove la gente comune trascorreva la maggior parte della propria vita.
In
ogni rione esisteva una certa gerarchia, a capo della quale era il caporione:
questi veniva scelto dalle famiglie nobili e, dalla seconda metà del
XVIII secolo, direttamente dal papa. Poiché Monti era considerato il rione
più importante, il suo caporione aveva il privilegio di far parte dei
Magistrati, e quindi della ristretta cerchia della classe governante. Ciò è
sempre stato motivo di vanto per i locali abitanti, i monticiani.
Nel XIX secolo tale carica venne modificata in quella di presidente del
rione.
Il caporione si affidava spesso ai giovani abitanti del luogo, i quali,
individualmente o in bande, agivano quasi come un "esercito rionale":
i loro servigi ne facevano aumentare il prestigio sociale e il rispetto fra la
propria gente.
Infatti, mentre all'interno dei confini rionali c'erano rapporti di buon
vicinato, una certa rivalità esisteva fra gli abitanti di rioni diversi,
specialmente se grandi e popolari come Monti e Trastevere.
Le offese al codice
d'onore, cioè gli sgarri, potevano facilmente dare il via a conflitti
sanguinosi fra bande delle opposte fazioni. |
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Per queste fontanelle l'ispirazione fu tratta dagli elementi caratteristici del proprio rione: quella a destra è la Fontana delle Palle di Cannone, per Borgo, prossima a Castel S. Angelo, mentre la forma di quella mostrata qui in alto richiama i tre colli di Monti. Le rimanenti vengono descritte nelle altre pagine di questa sezione. |
Sebbene oggi di tali sentimenti siano rimaste ben poche tracce, meno di un secolo fa erano ancora molto vive. Nel 1927 il Comune approvò la realizzazione di un numero di fontanelle rionali, a beneficio dei rispettivi abitanti, messe in opera dall'artista Pietro Lombardi.
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