I  22  RIONI


 

Sin dalle sue origini Roma è sempre stata suddivisa in quartieri.
La notevole estensione della città rendeva questi distretti amministrativi dell'area urbana quasi dei piccoli centri individuali, ciascuno con le proprie caratteristiche e la propria atmosfera.


targa rionale

Le pagine che seguono sono un tentativo di presentare i rioni tracciandone le principali note storiche e i loro maggiori elementi di interesse, con varie notizie insolite, leggende, ed altri dati meno conosciuti.
Non vanno lette come una guida, perché i luoghi di maggior spicco della città vengono appena citati, e sarebbe stato troppo voluminoso includere ogni singolo dettaglio meritevole di essere descritto. In ogni caso, non i monumenti famosi, i palazzi e le chiese sono il vero oggetto di queste pagine, ma i rioni a cui appartengono, visti nel loro insieme.

 

Al momento sono disponibili solo i primi quattordici rioni (i più antichi); i rimanenti otto verranno aggiunti appena possibile.

Al fine di localizzare più facilmente i luoghi descritti, spostando il cursore del mouse sulle rispettive immagini appariranno i nomi delle vie o piazze dove si trovano i soggetti fotografati, mentre la posizione nell'area del rione di tutto ciò che viene descritto nel testo è mostrata a mezzo di piantine.
Per un'introduzione generale ai rioni di Roma scorrete semplicemente la pagina, oppure cliccate qui.

 

In ultimo, una breve nota sulla scelta dello sfondo di queste pagine: mostra il tipico lastricato cittadino, vagamente somigliante al basolato più largo ed irregolare in uso nell'antica Roma. Questi prismi di basalto sono localmente detti sampietrini da quando furono adottati la prima volta per la pavimentazione di piazza S. Pietro, verso la metà del XVI secolo. Da allora in poi sono stati utilizzati pressoché in ogni angolo della città.

 


 

INDICE DEI RIONI
(mappa cliccabile)

disponibili:

XII SECOLO


I - Monti
II - Trevi
III - Colonna
IV - Campo Marzio
V - Ponte
VI - Parione
VII - Regola
VIII - Sant'Eustachio
IX - Pigna
X - Campitelli
XI - Sant'Angelo
XII - Ripa

XIV SECOLO


XIII - Trastevere

XVI SECOLO


XIV - Borgo

non ancora aperti:

XIX SECOLO


XV - Esquilino
XVI - Ludovisi
XVII - Sallustiano
XVIII - Castro Pretorio

XX SECOLO


XIX - Celio
XX - Testaccio
XXI - San Saba
XXII - Prati

NOTE GENERALI SUI RIONI


Il nucleo storico di Roma è ripartito in 22 rioni.
Tale nome è una corruzione del latino regiones, le porzioni in cui la città era stata suddivisa per la prima volta dal re Servio Tullio, attorno al VI secolo aC. In origine erano quattro, tutte all'interno del perimetro delle Mura Serviane o Repubblicane, il più antico confine urbano.
In seguito all'espandersi della città, Ottaviano Augusto, il primo imperatore (27 aC-14 dC), ne portò il numero a 14, includendovi i territori urbani sorti fuori delle mura. I loro nomi si riferivano a ciò che di importante caratterizzava ciascuna regio, sebbene per identificarle venissero comunemente usati anche solo i rispettivi numeri:

 

REGIONE

NOME DI RIFERIMENTO

Regio I

Porta Capena   (la porta più meridionale delle Mura Serviane)

Regio II

Caelimontium   (il Colle Celio e le sue alture minori)

Regio III

Isis et Serapis   (divinità egizie a cui erano dedicati due famosi templi)

Regio IV

Templum Pacis

Regio V

Esquiliae   (cioè "al di fuori dell'area edificata")

Regio VI

Alta Semita

Regio VII

Via Lata   (antico nome del tratto urbano di via Flaminia)

Regio VIII

Forum Romanum vel Magnum

Regio IX

Circus Flaminius

Regio X

Palatium

Regio XI

Circus Maximus

Regio XII

Piscina Publica

Regio XIII

Aventinus

Regio XIV

Transtyberim   (la riva occidentale del Tevere)

 

Il grande incendio del 64 e uno successivo sedici anni dopo distrussero molte regiones, e una buona parte della città dovette essere ricostruita. Ulteriori distruzioni e modifiche la città le subì nell'alto Medioevo, con le guerre gotiche e le invasioni barbariche. Nonostante i cambiamenti, per diversi secoli la suddivisione originale di Augusto non venne ufficialmente a decadere, sebbene l'amministrazione cittadina non fosse più basata sulle regioni come una volta.

 

Nel 1144 i Senatori, che a quei tempi governavano Roma, decretarono un riordinamento del territorio urbano abitato (assai più esiguo che nei tempi precedenti) in 12 parti, ancora chiamate regiones nei documenti ufficiali, ma che non comprendevano più l'Isola Tiberina né alcuna area sulla riva occidentale del fiume. Infatti Trastevere - "al di là del Tevere" - rientrò a far parte del territorio urbano solo nei primi anni del XIV secolo.


Non si trova ancora traccia della suddivisione nei celebri Mirabilia Urbis Romae, elenco-guida delle cose notabili della città, compilata in latino verso la metà del XII secolo. Invece compare in Le miracole de Roma, in pratica la traduzione in volgare della detta guida, ma con alcune aggiunte, redatta nel secolo successivo:

   NOMI ED ORDINAMENTO DEI RIONI NEL XIII SECOLO   

Regio Prima: Porta Capena, la dov'è la casa de lo Honore et de la Virtute, ....
Regio Secunda: Celio monte, là dove era lo Macello de Claudio et lo maiure vordello de Roma, ....
Regio Terza, là dove era lo Palazo de Yside et de Serapis, ....
Regio Quarta, la dove era templum Pacis ....
Regio Quinta, la dove era lo Pozo de Orpheo et lo Macello de Laviano ....
Regio Sexta: Alta Via, la dove era lo Templo de Salustio et de Serapis ....
Regio Septima: Via Lata, lo quale avea lo Pozo de Ganimede ....
Regio Octava: lo Mercato Maiure de Roma ....
Regio Nona: Palatio Maiure, et avea la Casa de Romulo ....
Regio Decima avea Templum Solis et Lune, et Templum Mercurii ....
Regio Undecima: Piscina Publica ....
Regio Duodecima: Aventino ....
Regio Tertiadecima ène Trastebere ....


La lista mostra con chiarezza che l'antico ordinamento di Augusto era ancora comunemente usato, a prescindere da qualsiasi variazione ufficiale apportatagli in seguito.

Ma un catalogo delle chiese di Roma compilato nel tardo '300, che ancora una volta riporta i nomi dei rioni, chiaramente rivela come a quel tempo fosse sopravvenuto un cambiamento, e lo si vede nella tabella seguente.
Questo testo comincia con le parole:


pianta dei principali luoghi di Roma, del 1472,
orientata verso sud; la Città Leonina (in basso a destra)
era ancora una cittadella al di fuori del contesto urbano

« Nella città vi sono tredici Regiones che, con un vocabolo corrotto e popolare sono dette Rioni. Di queste la prima è Regio Montium et Biberate.
Seconda. Trivi et Vielate...
» e così via.

(cfr. la tabella che segue).

Quindi, nonostante le modifiche, l'uso di riportare oltre al nome del rione anche una caratteristica saliente del luogo venne conservato ancora per un certo tempo. Spesso tale riferimento aggiuntivo era la chiesa principale del rione.

Confrontando i nomi originali (qui mostrati nella colonna di sinistra) con quelli attuali (colonna destra), possiamo concludere che nel tempo ha avuto luogo un certo riordinamento della serie, ma solo il quarto rione, ora chiamato Campo Marzio, è stato rinominato: la quasi totalità dei nomi moderni sono il chiaro riflesso di quelli antichi. Vengono brevemente trattati in ciascuna delle pagine individuali dei rioni.

 

 

   NOMI ED ORDINAMENTO DEI RIONI NEL XIV SECOLO   


In urbe sunt Tredecim Regiones. Que corrupto et vulgari vocabulo dicuntur Rioni.
Quarum Prima est Regio Montium et Biberate.
Secunda. Regio Trivi et Vielate.
Tertia. Regio Columne et sancte Marie in Aquiro.
Quarta. Regio Posterule et sancti Laurentii in Lucina.
Quinta. Regio Pontis et Scortichiariorum.
Sexta. Regio sancti Eustachii et vinee Tedemarii.
Septima. Regio Arenule et Chacabariorum.
Octava. Regio Parionis et sancti Laurentii in Damaso.
Nona. Regio Pinee et sancti Marci.
Decima. Regio Sancti Angeli in foro piscium.
Undecima. Regio Ripe et Marmorate.
Duodecima. Regio Campitelli in sancti Adriani.
Tertiodecima. Regio Transtiberim.

 

   NOMI ED ORDINAMENTO MODERNI   
   DEI MEDESIMI 13 RIONI   

I. Monti
II. Trevi
III. Colonna
IV. Campo Marzio
V. Ponte
VI. Parione
VII. Regola
VIII. Sant'Eustachio
IX. Pigna
X. Campitelli
XI. Sant'Angelo
XII. Ripa
XIII. Trastevere

 

Oltre due secoli dopo, alla fine del 1500, anche Borgo - in origine chiamato Città Leonina perché già racchiuso da una cinta muraria sin dai tempi di papa Leone IV (847-855) - entrò ufficialmente a far parte del territorio urbano di Roma, divenendone il 14º rione.

 

Nel 1743 papa Benedetto XIV riorganizzò i 14 rioni: uno dei criteri per la loro definizione fu di avere un'uguale distribuzione di popolazione, a quel tempo concentrata vicino al fiume. Questo spiega perché la superficie dei rioni è così differente. 

Benedetto XIV demarcò i perimetri con un certo numero di targhe di marmo, distribuite lungo le strade a pubblica segnalazione dei nuovi confini. La maggior parte di queste targhe sono ancora al loro posto, poiché da allora i rioni "storici" sono cambiati assai poco, e si possono ancora vedere su molti palazzi antichi. Alcune di esse sono state ripulite e restaurate, mentre altre mostrano pesanti segni della loro età.

I rioni furono identificati da iscrizioni collocate al confine tra due rioni: compaiono sempre a coppie sui lati di una strada. Dove c'è una sola iscrizione significa che l'edificio sul lato opposto è moderno. Le cornici delle iscrizioni ricalcano uno schema dell'Antica Roma. Oltre che con un numero e un nome  i rioni furono identificati anche con un simbolo, una sorta di stemma.

Ovviamente, la decisione di dividere Roma in 14 rioni fu in parte suggerita dal fatto che anche Roma Antica era divisa in 14 regiones (da cui rioni); tanto che Roma era anche chiamata Urbs regionum quatuordecim.

  • I - Monti
  • II - Trevi
  • III - Colonna
  • IV - Campo Marzio
  • V - Ponte
  • VI - Parione
  • VII - Regola
  • VIII - Sant'Eustachio
  • IX - Pigna
  • X - Campitelli
  • XI - Sant'Angelo
  • XII - Ripa
  • XIII - Trastevere
  • XIV - Borgo




Confini approssimativi delle Regiones dell'Antica Roma (in rosso) e dei Rioni stabiliti da Benedetto XIV (in blu). (La mappa è della fine del XIX secolo)


La pianta sopra fornisce un confronto tra i moderni (in blue) e gli antichi (in rosso) rioni di Roma. Essa mostra come le aree più densamente popolate dell'Antica Roma (sui colli) furono abbandonate in favore delle zone vicine al fiume. Per questa ragione 3 moderni rioni (I-Monti, X-Campitelli, XII-Ripa) coprono la stessa area di 10 antiche regioni, mentre una singola regio (IX-Circus Flaminius) fu nel XVIII secolo divisa in più di 6 rioni.

Rione Correspondente a Romana Regio Correspondente a
I-Monti II-Caelimontium
III-Isis et Serapis
IV-Templum Pacis
V-Esquiliae
VI-Alta Semita (in parte)
I-Porta Capena X-Campitelli (in parte)
II-Trevi VI-Alta Semita (in parte)
VII-Via Lata (in parte)
II-Caelimontium I-Monti (in parte)
III-Colonna VI-Alta Semita (in parte)
VII-Via Lata (in parte)
IX-Circus Flaminius (in parte)
III-Isis et Serapis I-Monti (in parte)
IV-Campo Marzio VII-Via Lata (in parte)
IX-Circus Flaminius (in parte)
IV-Templum Pacis I-Monti (in parte)
V-Ponte IX-Circus Flaminius (in parte) V-Esquiliae I-Monti (in parte)
VI-Parione IX-Circus Flaminius (in parte) VI-Alta Semita I-Monti (in parte)
II-Trevi (in parte)
III-Colonna (in parte)
VII-Regola IX-Circus Flaminius (in parte) VII-Via Lata II-Trevi (in parte)
III-Colonna (in parte)
IV-Campo Marzio (in parte)
VIII-Sant'Eustachio IX-Circus Flaminius (in parte) VIII-Forum Romanum X-Campitelli (in parte)
IX-Pigna IX-Circus Flaminius (in parte) IX-Circus Flaminius II-Trevi (in parte)
III-Colonna (in parte)
IV-Campo Marzio (in parte)
V-Ponte
VI-Parione
VII-Regola
VIII-Sant'Eustachio
IX- Pigna
XI-Sant'Angelo
X-Campitelli I-Porta Capena
VIII-Forum Romanum
X-Palatium
X-Palatium X-Campitelli (in parte)
XI-Sant'Angelo IX-Circus Flaminius (in parte) XI-Circus Maximus XII-Ripa (in part)
XII-Ripa XI-Circus Maximus
XII-Piscina Publica
XIII-Aventinus
XII-Piscina Publica XII-Ripa (in part)
XIII-Trastevere XIV-Transtiberim XIII-Aventinus XII-Ripa (in part)
XIV-Borgo Fuori delle mura dell'Antica Roma XIV-Transtiberim XIII-Trastevere

 

 
Nel 1798, quando Roma fu occupata dalle truppe di Napoleone, la denominazione delle divisioni amministrative in cui la città era ripartita da Rioni mutò in Sezioni; anche i loro nomi, e per alcune l'estensione, furono modificati come dalla seguente tabella.

  DIVISIONE AMMINISTRATIVA DI ROMA SOTTO OCCUPAZIONE FRANCESE   

I. Rione Monti  (diviso in due parti)
        "         "
II. Rione Trevi
III. Rione Colonna
IV. Rione Campo Marzio
V. Rione Ponte
VI. Rione Parione  unito a  VII. Rione Regola
VIII. Rione Sant'Eustachio
IX. Rione Pigna  unito a  XI. Rione Sant'Angelo
X. Rione Campitelli  unito a  XII. Rione Ripa
XIII. Rione Trastevere
XIV. Rione Borgo
è
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Sezione delle Terme
Sezione della Suburra
Sezione del Quirinale
Sezione del Pincio
Sezione di Marte
Sezione di Bruto
Sezione di Pompeo
Sezione di Flaminio
Sezione del Pantheon
Sezione del Campidoglio
Sezione del Gianicolo
Sezione del Vaticano

Terminata l'occupazione, nel 1814, fu ripristinata la vecchia divisione in quattordici rioni.

 

 


evoluzione cronologica dei 22 rioni:

XII secolo
XIV secolo
XVI secolo

XIX secolo
XX secolo

2 colori: rioni nati da altri più vecchi

 

Nel 1874 il rione più esteso, Monti, fu diviso in due metà: la parte più antica (l'occidentale) mantenne il vecchio nome, mentre la parte orientale divenne il 15º rione, Esquilino. Qualche anno dopo altre aree nord-occidentali della città vennero dichiarate rioni: Pinciano, Ludovisi e Castro Pretorio.

Nel 1921 ancora altri ne furono creati nell'area meridionale di Roma accorciando rioni più antichi ed estesi; i rioni passarono da 14 a 22: 
I-Monti fu diviso in 3 rioni (Monti, Esquilino, Castro Pretorio);
II-Colonna fu diviso in 2 rioni (Colonna e Ludovisi);
III-Trevi fu diviso in 2 rioni (Trevi e Sallustiano);
X-Campitelli fu diviso in 2 rioni (Campitelli e Celio);
XII-Ripa fu diviso in 3 rioni (Ripa, Testaccio, San Saba);
Celio (XIX) nacque da una parte di Monti (I) e una di Campitelli (X), mentre San Saba (XXI) nacque da Ripa (XII).
Anche Prati, l'area a nord di Porta Castello, divenne un nuovo rione, l'unico a trovarsi fuori della cinta muraria di Aureliano, essendo sorto come espansione urbana adiacente a Borgo nel corso degli ultimi decenni del XIX secolo.

 


targhe vecchie e nuove,
fianco a fianco nel rione Regola

Nonostante la crescita della Roma moderna (dagli anni '20 la superficie della città è più che triplicata), nessun'altra zona urbana fu investita del titolo di rione: la parte di città che circonda il nucleo storico venne divisa in quartieri, il cui numero è salito a 35, e in suburbi, attualmente 6, nella periferia cittadina in continua espansione.

 

Per completezza, la mappa che segue mostra l'intera estensione del comune; la tabella contiene la lista dei quartieri, situati appena all'esterno del nucleo storico, e dei suburbi, un po' più lontani dal centro. Le aree più periferiche sono divise in zone.

   QUARTIERI   
I - Flaminio
II - Parioli
III - Pinciano
IV - Salario
V - Nomentano
VI - Tiburtino
VII - Prenestino-Labicano
VIII - Tuscolano
IX - Appio Latino
X - Ostiense
XI - Portuense
XII - Gianicolense
XIII - Aurelio
XIV - Trionfale
XV - Della Vittoria
XVI - Monte Sacro
XVII - Trieste
XVIII - Tor di Quinto
XIX - Prenestino-Centocelle
XX - Ardeatino
XXI - Pietralata
XXII - Collatino
XXIII - Alessandrino
XXIV - Don Bosco
XXV - Appio Claudio
XXVI - Appio Pignatelli
XXVII - Primavalle
XXVIII - Monte Sacro Alto
XXIX - Ponte Mammolo
XXX - San Basilio
XXXI - Giuliano-Dalmata
XXXII - Europa (EUR)
XXXIII - Lido di Ostia Ponente
XXXIV - Lido di Ostia Levante
XXXV - Lido di Castel Fusano

   SUBURBI   
TQ - Tor di Quinto
DV - Della Vittoria
T - Trionfale
A - Aurelio
G - Gianicolense
P - Portuense


Oggi (2004) Roma è divisa in 20 municipalità: la prima comprende tutti i rioni storici con l'eccezione di Borgo.

 

In passato, il senso di appartenenza al proprio rione era sentito in maniera forte dai rispettivi abitanti: era infatti il contesto dove la gente comune trascorreva la maggior parte della propria vita.

In ogni rione esisteva una certa gerarchia, a capo della quale era il caporione: questi veniva scelto dalle famiglie nobili e, dalla seconda metà del XVIII secolo, direttamente dal papa. Poiché Monti era considerato il rione più importante, il suo caporione aveva il privilegio di far parte dei Magistrati, e quindi della ristretta cerchia della classe governante. Ciò è sempre stato motivo di vanto per i locali abitanti, i monticiani.
Nel XIX secolo tale carica venne modificata in quella di presidente del rione.

Il caporione si affidava spesso ai giovani abitanti del luogo, i quali, individualmente o in bande, agivano quasi come un "esercito rionale": i loro servigi ne facevano aumentare il prestigio sociale e il rispetto fra la propria gente.
Infatti, mentre all'interno dei confini rionali c'erano rapporti di buon vicinato, una certa rivalità esisteva fra gli abitanti di rioni diversi, specialmente se grandi e popolari come Monti e Trastevere.

Le offese al codice d'onore, cioè gli sgarri, potevano facilmente dare il via a conflitti sanguinosi fra bande delle opposte fazioni.

Ogni rione andava orgoglioso delle proprie piazze, edifici e monumenti. Soprattutto alle chiese si dedicavano particolari attenzioni, così come ne ricevevano anche luoghi di culto minori, quali le cappelle stradali e le centinaia di altarini dedicati alla Madonna, popolarmente chiamate madonnelle, sugli angoli di molti palazzi, le cui spese di manutenzione venivano pagate dagli abitanti rionali con le proprie offerte.


madonnella seicentesca presso Palazzo Ricci


fontanella rionale per Monti ed Esquilino

 

Per queste fontanelle l'ispirazione fu tratta dagli elementi caratteristici del proprio rione: quella a destra è la Fontana delle Palle di Cannone, per Borgo, prossima a Castel S. Angelo, mentre la forma di quella mostrata qui in alto richiama i tre colli di Monti. Le rimanenti vengono descritte nelle altre pagine di questa sezione.

Sebbene oggi di tali sentimenti siano rimaste ben poche tracce, meno di un secolo fa erano ancora molto vive.

Nel 1927 il Comune approvò la realizzazione di un numero di fontanelle rionali, a beneficio dei rispettivi abitanti, messe in opera dall'artista Pietro Lombardi.

 


la piccola Fontana delle Palle di Cannone