STRADE DI ROMA


Introduzione

L'attuale ragnatela di strade nel centro di Roma è, con qualche semplificazione, il risultato di cinque periodi di aumento della popolazione e di crescita del ruolo di Roma .
Roma Antica (linee marroni nella pianta) aveva il suo centro nella valle tra il Palatino, il Campidoglio e il Quirinale. Via Sacra fiancheggiata da difici religiosi e pubblici era la strada principale dell'Antica Roma. Altre strade collegavano il centro con i ponti sul Tevere e con le porte sulle Mura.
Roma Rinascimentale (linee rosse)fu soprattutto interessata a facilitare l'accesso a San Pietro e al Palazzo del Vaticano.
Roma del Tardo Rinascimento (1550-1600) (linee magenta) vide un aumento della popolazione che portò ad un'espansione in direzione di S. Maria Maggiore.
La Roma del XIX Secolo (linee blu nella pianta) vide l'apertura di nuove strade disegnate per sottolineare il suo nuovo ruolo di capitale del Regno d'Italia (dopo il 1870).
La Roma del XX Secolo (linee nere) vide l'abbattimento di alcuni caseggiati medievali per poter offrire una entrata "maestosa" al Campidoglio, al Colosseo e a San Pietro.

Pianta

Strade dello stesso periodo hanno lo stesso colore. Ciascun periodo ha le proprie numerazioni.

Pianta delle Strade Roma Antica 1) Via SacraRoma Antica 2) Via Flaminia or Via Lata ora Via del CorsoRoma Antica 3) Ponte Fabrizio o Quattro Capi e Ponte CestioRoma Antica 4) Ponte Elio or Ponte degli AngeliRoma Antica 5) Via Appia oggi Via delle Terme di Caracalla and Via di Porta S. SebastianoRoma Rinascimentale 1) Via Recta o Via dei CoronariRoma Rinascimentale 2) Strada Papale o Via dei Banchi Nuovi and Via del Governo VecchioRoma Rinascimentale 3) Via dei Banchi Nuovi, Via del Pellegrino and Via dei GiubbonariRoma Rinascimentale 4) Via GiuliaRoma Rinascimentale 5) Ponte SistoRoma Rinascimentale 6) Via della Lungara e Via della LungarettaRoma Rinascimentale 7) Via dell'AracoeliRoma Rinascimentale 8) Via di Ripetta e Via della ScrofaRoma Rinascimentale 9) Via del Babbuino e Via Due MacelliRoma Tardorinascimentale 1) Strada Pia oggi Via XX SettembreRoma Tardorinascimentale 2) Via Tabernola oggi Via MerulanaRoma Tardorinascimentale 3) Strada Felice oggi Via Sistina, Via delle Quattro Fontane and Via A. DepretisRoma Tardorinascimentale 4) Via di S. Croce in Gerusalemme, oggi anche Via Carlo Alberto and Via Conte VerdeRoma Tardorinascimentale 5) Via di Porta S. Lorenzo (lost)Roma Tardorinascimentale 6) Via PanispernaRoma del XIX secolo 1) Via NazionaleRoma del XIX secolo 2) Corso Vittorio EmanueleRoma del XIX secolo 3) Via Arenula e Ponte G. GaribaldiRoma del XIX secolo 4) Viale del Re, oggi Viale TrastevereRoma del XIX secolo 5) Via del TritoneRoma del XIX secolo 6) Via CavourRoma del XIX secolo 7) LungotevereRoma del XX secolo 1) Via dell'Impero, oggi Via dei Fori ImperialiRoma del XX secolo 2) Via del Mare, oggi Via A. PetroselliRoma del XX secolo 3) Via della Conciliazione
Pianta di Roma del 1912

Antica Roma (strade marroni)

1) Via Sacra: nel Medio Evo il centro della Città Antica divenne un mercato del bestiame (Campo Vaccino) con templi e archi in parte seppelliti nel terreno.
Vasi illustrò Via Sacra/Campo Vaccino nelle tavole 31 e 32.

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2) Via Flaminia o Via Lata, oggi Via del Corso: era il tratto iniziale della Via Flaminia, collocato fuori delle Mura Serviane, ma incluso dentro le Mura Aureliane da Aureliano nel 275 A.D. Prese il nome di Via Lata per la sua larghezza e acquisto il nome attuale verso la fine del XV secolo quando Paolo II (1464-71) organizzò la prima corsa di cavalli che cominciava da Piazza del Popolo e finiva a Piazza Venezia dove si era fatto costruire il proprio palazzo.
Vasi disegnò Via del Corso in diverse tavole per ritrarre i suoi principali edifici: Accademia di Francia (Tavola 170), Chiesa di S. Maria in Via Lata (44), Chiesa di S. Marcello (133), Palazzo di Sciarra (67), Palazzo Ruspoli (68), Chiesa di S. Carlo al Corso (140).

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3) Ponte Fabrizio o Quattro Capi e Ponte Cestio: l'Isola Tiberina era un luogo di facile passaggio e i Romani costruirono due ponti che hanno resistito all'azione dei flutti e ai terremoti.
Vasi illustrò: Ponte Quattro Capi (Tavola 93), la Chiesa e Convento di S. Bartolomeo (Tavola 92) e Ponte Cestio (Tavola 91).

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4) Ponte Elio o Ponte S. Angelo: fu costruito da Adriano col solo scopo difornire un appropriato accesso al suo Mausoleo, ma dopo il crollo del Pons Neronianus o Triumphalis, divenne l'unico accesso al Vaticano.
Vasi illustrò Ponte S. Angelo nelle Tavole 85-ii e 86.

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5) Via Appia oggi Via delle Terme di Caracalla e Via di Porta S. Sebastiano: a Porta Capena, nelle Mura Serviane, cominciava la Via Appia, ma Aureliano nel 275 d.C. incluse il suo tratto iniziale dentro le nuove Mura di Roma. La strada è oggi detta "delle Terme di Caracalla" e la porta "di S. Sebastiano".
Vasi illustrò questo tratto di Via Appia nelle pagine riguardanti la Chiesa di SS. Nereo e Achilleo (e Terme di Caracalla) (Tavola 58), la Chiesa di S. Cesario (59) e Porta Capena o di S. Sebastiano (10).

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Roma Rinascimentale (strade in rosso nella pianta)

1) Via Recta o Via dei Coronari: era parte delle strade di Roma Antica, ma nel XV secolo fu liberata delle ostruzioni medievali e pavimentata con pietruzze. Permetteva ai pellegrini che venivano dal nord ed entravano a Roma attraverso Porta del Popolo di raggiungere Ponte S. Angelo e il Vaticano. Fu chiamata "Via dei Coronari" perché vi si affacciavano molti negozietti di oggetti devozionali (come le corone del rosario).
Vasi mosrò Via dei Coronari nella tavola riguardante il Collegio Germanico (164).

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2) Strada Papale o Via dei Banchi Nuovi e Via del Governo Vecchio: fu chiamata "Strada Papale" perché il Papa appena eletto andava dal Vaticano a San Giovanni in Laterano (sede del Vescovo di Roma) attraverso questa strada. I vari tratti di questa strada erano noti con altri nomi.
Vasi illustrò la Strada Papale nelle tavole riguardanti la Chiesa de' SS. Celso e Giuliano (109), Piazza di Pasquino (26bis), Palazzo Massimi (76), la Chiesa di S. Andrea della Valle (134), Palazzo Altieri (79) e Palazzo Panfili (lato sud) (39).

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3) Via dei Banchi Nuovi, Via del Pellegrino e Via dei Giubbonari: era la strada usata dai pellegrini che entravano a Roma da Porta S. Paolo. Fu allargata da Alessandro VI verso la fine del XV secolo.
Vasi illustrò Via del Pellegrino nella tavola riguardante Palazzo della Cancelleria Apostolica (74).

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4) Via Giulia: prende il nome da Giulio II, che agli inizi del XVI secolo non esitò a far demolire molti edifici medievali per rinnovare l'antica tradizione Romana di disegnare strade rettilinee. Via Giulia collegava Ponte S. Angelo con Ponte Sisto. Vasi illustrò Via Giulia nella tavola riguardante Palazzo Sacchetti (71)
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5) Ponte Sisto: nel 1450 un mulo si era piantato nel bel mezzo di Ponte S. Angelo durante un'affollatissima processione del Giubileo e molti pellegrini erano caduti nel fiume. in vista del soprevveniente Giubileo del 1475, Sisto IV fece costruire sul luogo di Pons Aurelius un ponte nuovo per facilitare l'accesso al Vaticano ed evitare che si ripetessoro gli incidenti del 1450.
Vasi illustrò Ponte Sisto in due tavole: 87-iii e 89.

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6) Via della Lungara e Via della Lungaretta: Giulio II fornì un altro collegamento tra Ponte Sisto e il Vaticano aprendo Via della Lungara, un rettifilo tra Porta Settimiana e Porta S. Spirito. La strada, col nome di Via della Lungaretta, continuava dentro Trastevere.
Vasi illustrò Via della Lungara nella tavola riguardante Palazzo Corsini (72) e Via della Lungaretta nella tavola riguardante la Basilica di S. Maria in Trastevere (60).

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7) Via dell'Aracoeli: fu aperta da Paolo III nel 1536 per dare accesso ai Palazzi del Campidoglio dalla zona est del Campidoglio. Il suo ultimo tratto, una rampa, fu progettato da Michelangelo.
Vasi illustrò Via dell'Aracoeli nelle tavole riguardanti la Chiesa del Gesù (135) e la Chiesa dei SS. Venanzio e Ansovino (116).

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8) Via di Ripetta e Via della Scrofa: furono aperte da Leone X nel 1518 e resero più agevole l'accesso a Ponte S. Angelo da Porta del Popolo.
Vasi mostrò Via di Ripetta nella tavola riguardante la Chiesa di S. Ivo dei Brittoni (107) e Via della Scrofa in quella sul Convento di S. Agostino (123).

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9) Via del Babbuino e Via Due Macelli: furono aperte da Clemente VII nel 1525 e definirono un'area between tra queste due strade e Via del Corso che divenne presto nota come 'Il Quartiere degli Stranieri' per via delle numerose taverne e locande.
Vasi mostrò in parte Via del Babbuino nella tavola riguardante Piazza di Spagna (40).

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La Roma del Tardo Rinascimento (linee magenta nella pianta)

1) Strada Pia oggi Via Venti Settembre: prese il nome da IV. Lo scopo delle strada non era più quello di facilitare l'afflusso di pellegrini al Vaticano ma di allargare l'area popolata di Roma fino ai colli che erano stati il centro di Roma Antica. Strada Pia seguiva il traccito dell'Alta Semita, strada dell'Antica Roma, e collegava il Quirinale a Porta Pia, una nuova porta progettata da Michelangelo in 1561. Oggi la strada è chiamata Via Venti Settembre, percé in quel giorno, nel 1870, i bersaglieri, entrarono a Roma attraverso Porta Pia.
Vasi illustrò Strada Pia nelle tavole riguardanti il Palazzo Pontificio sul Quirinale (61), S. Andrea al Quirinale (135-ii) e il Monastero di S. Susanna (148).

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2) Via Tabernola o Strada della Nuova Suburra, oggi Via Merulana: negli ultimi decenni del XVI secolo la costruzione della nuova Basilica di S. Pietro non permetteva l'uso della vecchia basilica e i papi preferirono trasferire la maggior parte delle cerimonie religiose alla Basilica maggiore più vicina, S. Maria Maggiore. Via Tabernola collegava questa basilica con S. Giovanni in Laterano e fu completata per l'Anno Santo del 1575.
Vasi mostrò alcuni tratti di Via Tabernola nelle tavole riguardanti la Chiesa di S. Prassede (127-ii) e la Chiesa de' SS. Pietro e Marcellino (50).

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3) Strada Felice oggi Via Sistina, Via delle Quattro Fontane e Via A. Depretis: prese il nome da Sisto V (Felice Peretti) che tra il 1585 e il 1590 pose S. Maria Maggiore (e la vicina Villa Peretti) al centro di una ragnatela radiale di nuove strade. Strada Felice collegava S. Maria Maggiore con Trinità dei Monti. Attraversava Strada Pia in Piazza delle Quattro Fontane. Al giorno d'oggi è rimasta Via Sistina da Trinità dei Monti a Piazza Barberini, diventa Via delle Quatttro Fontane mel tratto dopo Piazza delle Quattro Fontane e Via Agostino Depretis nell'ultimo tratto.
Vasi illustrò Strada Felice nelle tavole riguardanti Ospizio dei Frati Eremiti (122) e Piazza delle Quattro Fontane (35-ii).

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4) Via di S. Croce in Gerusalemme, oggi anche Via Carlo Alberto e Via Conte Verde: fu aperta da Sisto V e collegava S. Maria Maggiore con S. Croce in Gerusalemme. Facilitava i pellegrini nella visita alle Sette Chiese. Tratti di quella strada prendono oggi il nome dai membri della famiglia Savoia.
Vasi mostrò un tratto di Via di S. Croce in Gerusalemme nella tavola riguardante la Chiesa di S. Eusebio (49).

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5) Via di Porta S. Lorenzo (perduta): fu aperta da Sisto V e collegava S. Maria Maggiore con Porta S. Lorenzo e la Basilica di S. Lorenzo fuori le Mura. Anche questa strada fu pensata per facilitare i pellegrini nella visita alle Sette Chiese. L'area vicina a Porta S. Lorenzo fu assai modificata nel XIX secolo e la strada non esiste più.
Vasi mostrò l'inizio di Via di Porta S. Lorenzo nella tavola riguardante la Chiesa di S. Eusebio (49).

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6) Via Panisperna: fu aperta da Sisto V e collegava S. Maria Maggiore con Piazza della Colonna Traiana. Prende il nome dalla chiesa di S. Lorenzo in Panisperna nella quale, durante alcune cerimonie medievali, venivano distribuiti pane (panis) e prosciutto (perna).
Vasi illustrò Via Panisperna nella tavola riguardante la Chiesa di S. Lorenzo in Panisperna (152).

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La Roma del XIX  Secolo (strade blu nella piantina)

1) Via Nazionale: fu aperta dopo il 1870 con lo scopo di farne la strada principale del Regno d'Italia. Le laterali prendono il nome dalle più importanti città italiane (Via Milano, Via Torino, Via Firenze, ecc.). Collega Stazione Termini con Piazza Venezia.

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2) Corso Vittorio Emanuele: è parallela o segue la Strada Papale. Fu costruita dopo il 1870 collegando alcune piazzette o allargando strade esistenti: ecco perché, anche se la maggior parte degli edifici è del XIX secolo, è fiancheggiata da palazzi e chiese più antichi. Collega Piazza del Gesù col Vaticano.

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3) Via Arenula e Ponte G. Garibaldi: furono costruite verso la fine del XIX secolo per offrire un facile accesso a Trastevere. Via Arenula fu aperta tagliando le case di Regola, uno dei quartieri storici di Roma.

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4) Viale del Re, oggi Viale Trastevere: questa grande arteria dotò Trastevere di una nuova strada principale, che spaccò il rione in due parti, una più estesa riunita attorno a S. Maria in Trastevere e una minora centrata su S. Cecilia.

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5) Via del Tritone: fino alla fine dell'800 Via del Tritone era una stradina che portava alla berniniana Fontana del Tritone in Piazza Barberini. L'attuale Via del Tritone che sostituì la vecchia è una grande arteria che collega Piazza Colonna con Piazza Barberini.

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6) Via Cavour: fu aperta poco dopo il 1870 per fornire un collegamento tra l'area da poco intensamente urbanizzata vicino alla Stazione Termini con il Campidoglio. L'ultima parte non fu completata per l'imporsi di un approccio più cauto all'apertura di nuovo strade in aree densamente popolate.

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7) Lungotevere: nel Dicembre 1870 Roma fu alluvionata e l'evento indusse il Governo Italiano a costruire i 'Murazzi' lungo il Tevere e due grandi strade ai lati del fiume. Con l'eccezione di S. Giovanni dei Fiorentini tutte le chiese vicine al fiume furono abbattute.

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La Roma del XX Secolo (strade in nero nella pianta)

1) Via dell'Impero, oggi Via dei Fori Imperiali: negli anni Trenta una grande strada collegò Piazza Venezia con il Colosseo. La nuova strada portò alla demolizione dell'area medievale che era stata risparmiata dalla decisione di non completare Via Cavour.

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2) Via del Mare, now Via A. Petroselli: è una grande strada aperta negli anni Trenta abbattendo un'area medievale tra il Campidoglio e il Teatro di Marcello.

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3) Via della Conciliazione: fu progettata negli anni Trenta ma fu completata per l'Anno Santo del 1950. Offriva un accesso mastoso a Piazza S. Pietro: parecchi palazzi e chiese furono abbattuti per raggiungere un risultato dubbio.

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Le strade silenziose di Roma

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