piazza del Campidoglio

(50 Eurocentesimi)

Il Campidoglio è il più piccolo fra i famosi sette colli di Roma, ma anche il più importante, perché il primo nucleo della città nacque in questo punto, racchiuso da un primitivo sistema di mura difensive a protezione degli abitanti dalle tribù ostili che abitavano i colli circostanti.
In effetti il Campidoglio ha una doppia sommità: una è situata appena a destra dell'attuale piazza, mentre l'altra, quasi adiacente al suo lato sinistro, corrisponde a S.Maria d'Aracoeli, l'antica chiesa le cui forme attuali risalgono al 1300, ma che fu fondata molto tempo prima, nel VII secolo.

il colle capitolino col medioevale Palazzo Senatorio (freccia) e S.Maria d'Aracoeli, in una pianta di Roma del 1472

 


L'importanza sociale e religiosa del Campidoglio crebbe soprattutto durante l'età repubblicana. Vi furono costruiti diversi templi, fra i quali quello dedicato a Giove Capitolino, il più venerato di Roma.
Il colle sovrastava il Foro Romano, e la sua sommità veniva raggiunta dallo stesso lato, rivolto a sud, dov'era molto meno ripido di adesso. Questo divenne il luogo più sacro di Roma antica.

 

Nel medioevo, quando i templi erano ormai crollati ed era scomparsa dal sito qualsiasi traccia della civiltà romana, il Campidoglio fu ribattezzato Monte Caprino per l'usanza di lasciarvi pascolare capre ed altri animali.

Il primo edificio importante a sorgere di nuovo in questo luogo fu il Palazzo Senatorio, edificato per la prima volta nel XII secolo sui resti del Tabularium, l'archivio di stato dell'antica Roma. Quest'ultimo era situato ad un'estremità del Foro, ed era stato riutilizzato come deposito per il sale, e poi come prigione.

il retro del Palazzo Senatorio, e l'antico Tabularium 
 (la costruzione con le arcate) sul quale venne edificato

 

Fu durante il XVI secolo che la piazza cominciò ad assumere il suo spetto attuale, quando a Michelangelo fu commissionato di progettare una nuova sistemazione del sito.

veduta aerea del motivo di piazza del Campidoglio

Il Palazzo Senatorio che ora sorge in fondo alla piazza, costruito sopra quello medioevale, è basato sul progetto dell'artista, sebbene importanti modifiche vennero apportate dagli architetti Giacomo Della Porta e Girolamo Rainaldi, i quali terminarono il palazzo nel 1605; la doppia scalinata è l'unica parte originale realizzata da Michelangelo.
Egli è anche l'autore della rampa di scale che dal basso conduce alla piazza, questa volta salendo lungo il lato del colle opposto all'area del Foro, poiché nel frattempo Roma rinascimentale si era sviluppata verso settentrione.
Il famoso artista aveva anche approntato un disegno geometrico per il pavimento della piazza, ma questo particolare venne trascurato. Solo verso il 1940 il Comune di Roma ripristinò il progetto originale michelangiolesco e venne finalmente realizzata la pavimentazione col famoso motivo.

 

Papa Paolo III decise di decorare il sito appena sistemato con la statua bronzea dell'imperatore Marco Aurelio, e - nonostante Michelangelo fosse di parere contrario - nel 1538 la fece trasferire dal Laterano, dove sorgeva in origine, al centro della piaza del Campidoglio, poggiata su un alto basamento (anch'esso disegnato dal famoso artista).
La statua raffigura l'iperatore a cavallo nell'atto di parlare alla gente; e Marco Aurelio è davvero ricordato come uno fra i regnanti romani più illuminati.

la scalinata di Michelangelo, in un'incisione del XVIII secolo di Piranesi; 
 a sinistra è la chiesa di S.Maria d'Aracoeli

Tuttavia nel medioevo si riteneva che questa statua raffigurasse Costantino il Grande.

la statua di Marco Aurelio (attualmente, una copia fedele)

Dato che Costantino era l'imperatore più celebrato dalla Chiesa di Roma per aver portato il Cristianesimo ad essere la principale religione dell'impero, dopo secoli di paganesimo, questo errore consentì alla statua di Marco Aurelio di rimanere ben conservata nel tempo, mentre altre testimonianze dell'età classica dopo il cambio di religione subirono danneggiamenti o vennero lasciate in stato d'abbandono.

Originariamente la statua era dorata. Lo strato aureo venne via in breve tempo (e con ogni probabilità fu in parte anche rubato); assai presto rimasero solo poche tracce della doratura.
Ma per un lungo tempo la gente credette che la statua fosse in effetti di oro, e che stesse venendo via la copertura di bronzo. Questa credenza ispirò una famosa leggenda secondo la quale il giorno in cui la statua fosse divenuta interamente d'oro, la "civetta" (cioè un ciuffo di crini sulla testa del cavallo) avrebbe cantato, e la città di Roma - e dunque il mondo intero - sarebbero giunti al termine.

Ovviamente ciò non accadde mai. Ma di recente una pericolosa minaccia a Marco Aurelio e al suo cavallo è stata portata dall'inquinamento dell'aria di Roma: sul finire degli anni '80 la statua dovette essere meticolosamente restaurata, trasferita in un ambiente al chiuso, e rimpiazzata da una copia perfetta, che ora campeggia nel centro della piazza.

In tempi moderni il Palazzo Senatorio venne scelto come sede del Municipio di Roma, a riconoscimento della grande importanza che il Campidoglio ha avuto per la città nel passato.

E questa piazza è anche la sede del Museo Capitolino, il quale vanta di essere il più antico museo pubblico del mondo, essendo stato aperto nel 1735 (ma la collezione venne fondata attorno al 1470).
È ospitato negli edifici gemelli che si fronteggiano dai due lati della piazza, denominati Palazzo dei Conservatori (quello di destra), realizzato sul finire del XVI secolo, e Palazzo Nuovo (quello di sinistra), terminato circa 60 anni più tardi.