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LA CANZONE
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Alzi la mano chi è in grado di citare a memoria qualche canzone popolare romana.
Uhmm....Vediamo...
Un po' pochini!
In effetti, se si eccettuano gli ..."indigeni", e per giunta solo quelli non più giovanissimi, queste canzoni sembrano proprio cadute nel dimenticatoio.

A parziale discolpa di ciò, bisogna dire che il patrimonio musicale romano, o meglio romanesco, è tutt'altro che ricco, se lo si confronta ad esempio con quello assai più robusto (e famoso) di Napoli e dintorni; quest'ultimo è ormai divenuto oggetto di una riscoperta culturale, grazie alla quale oggi è conosciuto ed apprezzato anche fuori d'Italia, e in qualche caso persino tradotto in altre lingue.

A Roma, invece, i motivi dialettali sono rimasti a malapena appannaggio dei pochi posteggiatori i quali, è bene precisarlo, non sono quei truci personaggi che fanno sostare le automobili in tripla fila al grido di Venghi, dotto'..., ma i suonatori ambulanti che nelle trattorie erano soliti spostarsi di tavolo in tavolo per eseguire motivi popolari, spesso a richiesta, ricevendone in cambio qualche mancia dagli avventori più benestanti, e un bicchiere di vino da quelli di più modesta condizione. Ma anche questa è una figura in via di estinzione.

Nel tentativo di contribuire a mantenere vivo almeno il ricordo della tradizione romana forse più negletta, viene proposta qui di seguito una minima ma significativa selezione del repertorio risalente ad almeno mezzo secolo fa:
I CLASSICI GLI STORNELLI
DEL SOR CAPANNA
CO' 'STA PIOGGIA
E CO' 'STO VENTO


Gli amanti di questo genere troveranno un'antologia ben più ampia nel volume Canzoni popolari Romane, qui a lato.


Valentino De Carlo
Canzoni popolari Romane
Biblioteca Romana Meravigli
1993
143 pp.

ISBN 88-7954-033-5