~ Roma leggendaria ~

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Clemente e Sisinnio

S. Clemente, non lontano dal Colosseo, è una delle chiese di Roma più interessanti, conosciuta per i suoi importanti mosaici e per una cappella decorata con pregevoli affreschi del XV secolo.
Sul livello stradale sorge la Basilica Superiore, dedicata a Clemente, il quarto papa, che visse nel I secolo d.C.; fu costruita nel 1108 sui resti della Basilica Inferiore, l'edificio originale che risale al 350 circa.
Ma anche la costruzione più antica era stata edificata sui resti di strutture romane antecedenti, che sono ancora visitabili.


dettaglio dei mosaici
della Basilica Superiore

Fra queste è un mitreo, luogo di culto dedicato al dio Mitra; questa religione era originaria della Persia, e si era estesa anche alla cultura romana.


Una peculiare quanto interessante testimonianza è ancora visibile nella Basilica Inferiore, la quale fu scoperta solo nel 1861: uno dei primissimi esempi di italiano volgare scritto, benché nel medioevo il latino fosse ancora la lingua ufficiale.


l'altare del mitreo, fra i
resti romani sotto la chiesa

Fa parte di un affresco piuttosto deteriorato, databile all'incirca al tardo IX secolo, che in due sezioni narra la leggenda di Sisinnio.

Costui era un prefetto romano la cui moglie Teodora, secondo la leggenda, era divenuta seguace della religione cristiana (che era vietata), e si incontrava segretamente con papa Clemente.

La prima parte dell'affresco mostra Sisinnio il quale, avendo scoperto gli incontri della moglie, tenta di arrestare Clemente davanti ad un numero di vescovi ma improvvisamente, per miracolo, il prefetto diventa cieco e sordo.


affreschi nella Basilica Inferiore

La seconda sezione documenta la parte più simpatica: più tardi, Clemente si reca al palazzo di Sisinnio per guarirlo della sua condizione; ma qui il prefetto chiama i suoi uomini a cui dà ordine di cacciarlo di casa: grazie ad un ulteriore miracolo Clemente è libero, mentre i tre servitori invece del papa si ritrovano fra le braccia una pesante colonna che ovviamente non riescono a smuovere; il pensiero di Clemente, espresso in latino, è: "a causa della durezza del vostro cuore, avete meritato di trascinare pietre".

Ciò che Sisinnio grida ai suoi tre uomini incapaci di eseguire l'ordine, però, è decisamente in italiano arcaico: Fili de le pute, traite, cioè "Tirate, figli di puttana" !