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Fu a nord del Colosseo, sulla parte del Colle Esquilino che viene chiamata Colle Oppio, che Tito fece costruire le sue Terme e le inaugurò nell’80 d.C. Le Terme di Tito vennero costruite al di sopra della Domus
Aurea dopo che questa venne sepolta a seguito della damnatio memoriae di Nerone
e con tutta probabilità dovevano
essere visibili ancora alla metà del Cinquecento.
L’edificio termale era orientato esattamente secondo l’allineamento della Domus Aurea e all’interno del suo prolungamento verso ovest. Vi si accedeva per una grande scala che affacciava sul Colosseo. Queste terme forse erano in origine i bagni della Domus Aurea rifatti o adattati. Le Terme di Tito erano di piccole dimensioni (circa 105m x 120m) ma la disposizione simmetrica dei diversi ambienti attorno a un asse e in rapporto con una sala centrale annunciava già il progetto delle grandi terme di Roma. Le rovine delle terme erano come detto ancora visibili nel Cinquecento, ma negli anni Trenta sparirono completamente quando venne sistemato il Parco del Colle Oppio. Grazie agli scavi, iniziati nel 1986 dal Comune di Roma e basati sulla pianta realizzata da Palladio, sono stati acquisiti nuovi dati: si è ipotizzato che le terme sfruttassero il declivio della collina articolandosi su vari livelli; le murature rinvenute presentano notevoli rifacimenti, ma si possono distinguere almeno due fasi cronologiche, basandosi sul diverso utilizzo dei materiali edilizi e dal differente orientamento degli ambienti mentre le strutture murarie rinvenute seguono la disposizione di strutture precedenti. |
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