I Fori Imperiali

  1. Mercati Traianei
  2. Foro di Traiano e Colonna Traiana
  3. Foro di Augusto
  4. Foro di Cesare (Forum Iulium)
  5. Foro di Nerva (o Transitorio)
  6. Foro della Pace (Templum Pacis)

Regione augustea: VIII Forum Romanum
(oggi: Rione X Campitelli - Circoscrizione: I)

Sul finire della Repubblica, i Romani si accorsero che il Foro Romano iniziava ad essere inadeguato alle funzioni di centro politico e amministrativo.Venne avviato in importante lavoro di ristrutturazione urbanistica dell’area situata sul lato nord-orientale del Foro Romano che, in alcuni punti, andò a modificare completamente l’aspetto del territorio e portò alla costruzione dei Fori Imperiali in un arco di 150 anni. L’area occupata dai Fori era in precedenza divisa in due parti dall’asse dell’Argiletum: la parte occidentale era occupata da un quartiere residenziale mentre quella orientale era un’area per lo più commerciale (in questa venne costruito il Macellum verso la fine del III secolo a.C.).

Il primo dei fori imperiali fu costruito da Cesare (metà I sec. a.C.), il quale pare abbia speso tutta la ricchezza accumulata durante la conquista della Gallia per comprare e demolire la case esistenti nell’area. Il foro era circondato da un doppio colonnato e nel 46 d. C. vi fu costruito il Tempio di Venere, dove vennero poste le statue di Cesare e Cleopatra: di tutto ciò oggi resta solo il podio e tre colonne corinzie.

Il Foro di Cesare finì per diventare un modello per quelli successivi.

Per celebrare la vittoria contro i nemici di Cesare, Bruto e Cassio, Augusto fece costruire un altro foro, ora sepolto parzialmente sotto via dei Fori Imperiali, che si estendeva dal Foro di Cesare sino alla Suburra, dalla quale era separato per mezzo di un grande muro. Al centro del foro era stato costruito il Tempio di Marte Ultore, del quale oggi restano i gradini e quattro colonne corinzie.
Furono in seguito costruiti il Foro Transitorio (edificato da Domiziano ma inaugurato da Nerva, il suo successore) e il Foro di Traiano, costruito agli inizi del II secolo d.C., il più imponente.
Può essere collegato alla serie dei Fori Imperiali anche il Templum Pacis, fatto costruire da Vespasiano in una zona ad est del Foro di Nerva.

I fori di Cesare, di Augusto, di Vespasiano, di Domiziano e di Traiano, che costarono agli imperatori somme considerevoli, formarono un insieme monumentale incomparabile. Permisero infatti di ingrandire e di adattare l’antico centro politico e commerciale della città, ma soprattutto di dare un aspetto più grandioso a Roma.

Tra il 100 e il 112 d. C. Traiano fece costruire dal suo architetto Apollodoro i Mercati Traianei, considerati una delle meraviglie del mondo antico. Si trattava di un grande "centro commerciale" costituito da 150 botteghe ed uffici in cui si poteva trovare di tutto: prodotti esotici come le sete e le spezie, gioielli, ma anche pesce fresco, e persino fiori. Davanti ai mercati è situato uno dei monumenti meglio conservati e più imponenti dell’epoca imperiale, la Colonna Traiana. Il piedistallo, la base e la colonna misurano complessivamente 40 m.: fu costruita per celebrare le campagne di Dacia dell’imperatore, le cui imprese sono raffigurate nei bassorilievi che la avvolgono tutta. Quando, nel 117 d. C., Traiano morì, le sue ceneri e quelle della moglie Plotina furono deposte in un’urna dentro la base della colonna.

Le prime ricerche archeologiche furono avviate tra il 1812 e il 1814 e ne furono eseguite altre fino ai giorni nostri. A partire dalla metà degli anni Novanta, da parte della Soprintendenza Comunale è stata avviata una serie di campagne di scavo (1995: Foro di Nerva; dal 1998: Foro di Traiano, Foro di Cesare e Templum Pacis) che ha portato alla scoperta di nuovi dati che hanno permesso una maggiore conoscenza di quest’area.

Anche il foro di Nerva e di Vespasiano sono quasi completamente ricoperti dall’asfalto.